Black Mirror: scenari quasi apocalittici o pericolosa realtà?

Un mondo dominato dalla tecnologia. Il genere umano alla deriva in preda alla frenesia di nuovi dispositivi che dominano la vita di tutti. Una deriva spesso letale. Questo è il mondo di Black Mirror.

Questa serie, giunta ormai alla sua quarta stagione, vanta un successo mondiale sulla piattaforma Netflix. Ma la domanda da porsi è: si tratta solo di un’esasperazione del rapporto odierno uomo-tecnologia o potrebbe esserci una base di verità negli scenari quasi apocalittici di Black Mirror? Tra tutti gli episodi della serie, ben 19 al momento, uno in particolare forse può rispondere a questa domanda.

Caduta libera, 3×1, 21 ottobre 2016: in una società moderna, le persone vengono giudicate in base ad un sistema di rating, da 1 a 5, che viene assegnato tramite una tecnologia interna ad ogni telefono e grazie a delle lenti che consentono di visualizzare il nome e il punteggio di ciascun individuo. Le persone con un rating alto hanno diritto a sconti, assistenza sanitaria ed ogni altro tipo di privilegio. Le persone con un rating basso vengono invece emarginate ed escluse da servizi primari. Il 19 marzo scorso è uscito un articolo su La Stampa che tratta di una vicenda simile, ma nel mondo reale.

A quanto pare, dal 2014 è stato introdotto in Cina un sistema di “rating sociale” che, tenendo conto dell’attività sui social network, della cronologia di navigazione, della regolarità nei pagamenti e delle eventuali condanne stila una classifica che permette di contraddistinguere i “buoni” e i “cattivi”. Dal prossimo maggio, in base a questa classifica, verranno applicati alcuni provvedimenti: inizialmente, i provvedimenti sarebbero leggeri, come ad esempio il divieto, per 12 mesi, di viaggiare sui mezzi pubblici per chi è stato multato molte volte perché sprovvisto di biglietto, per chi ha fornito false informazioni sul terrorismo e così via. La paura però è che questo provvedimento venga preso anche per chi si lamenta spesso sui social dei ritardi e che la pratica vada poi degenerando.

Però, aderire a questo sistema di rating potrebbe portare anche dei vantaggi: agevolazioni nella concessione di prestiti e mutui, nella ricerca del lavoro, dell’alloggio.Inoltre, gli agenti di polizia potranno dotarsi di occhiali speciali in grado di operare un riconoscimento facciale che fornisca loro tutte le informazioni sulle persone che stanno guardando. Black Mirror è una serie che mette in luce come l’abuso della tecnologia possa distruggere la nostra vita e, purtroppo, la puntata presa in esame si riferisce ad una pratica già esistente nel mondo reale. La tecnologia quindi sta sfuggendo al nostro controllo.

Siamo veramente disposti a rinunciare alla nostra privacy e ai nostri diritti attuali in virtù della nostra immagine sui social? Questa pratica può effettivamente portare vantaggi alla parte “sana” della società o è solo un nuovo modo per discriminare segmenti diversi di popolazione?

Virginia Ciabatti