Martedì 17 e Mercoledì 18 Ottobre si è tenuto il “Corso di orientamento al lavoro. Modalità e strategie per la ricerca attiva del lavoro” organizzato dal Servizio Stage & Placement dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.Un’iniziativa strutturata in tre incontri volti a fornire agli studenti, laureandi e neolaureati, degli strumenti concreti per affacciarsi al mondo del lavoro.
Ogni workshop ha risposto puntualmente alle classiche domande che attanagliano chi, ancora incerto sul proprio futuro, brancola nel buio senza sapere concretamente quali siano gli step necessari per trovare un impiego soddisfacente. Se anche voi avete dei dubbi al riguardo seguite questa breve rubrica dove vi riporteremo i consigli dei nostri esperti del settore!
Il primo incontro ha trattato dei canali e degli strumenti che si possono utilizzare per ricercare lavoro. In merito a questo argomento sono intervenute Ida Farina, Responsabile di selezione di ADECCO, e Cristina Colombo, Recruiting Manager di BDO. Entrambe hanno evidenziato come la ricerca stessa di un impiego possa costituire un vero e proprio lavoro; pertanto è necessario affrontare questo cammino con determinazione e metodicità, perseguendo i propri obiettivi con decisione.
Il primo consiglio fondamentale è quello di conoscere se stessi, le proprie capacità, aspirazioni, i propri punti di forza e di debolezza. Secondariamente è importante avere una sorta di vademecum della ricerca del lavoro articolato in più passaggi. Il primo riguarda l’autovalutazione professionale, la quale deve essere in primis coerente e deve riguardare le proprie conoscenze (specifiche e di contenuto), capacità (professionali specifiche e traversali) e atteggiamenti (motivazioni, valori, autostima, qualità personali). Ciò che si deve ricordare è che è il singolo che fa la differenza, con le proprie peculiarità e le proprie soft skills, per questo motivo durante il colloquio è molto utile sapersi valorizzare e far emergere la propria personalità. Il secondo è la definizione dell’ obiettivo professionale e di ciò che si può offrire all’ente o azienda per il quale si aspira a lavorare. In questo frangente bisogna considerare i propri valori, le proprie caratteristiche professionali, le proprie conoscenze, abilità e passioni. Infatti è fondamentale conoscere la cultura aziendale della realtà per cui ci si sta candidando e comprendere se ci si potrebbe rispecchiare o meno in quest’ultima. Il terzo è la scelta del mercato: bisogna circoscrivere il proprio settore di interesse per cercare un piccolo fazzoletto di aziende e focalizzare competenze e capacità su queste ultime. È poco utile candidarsi senza criterio per moltissime realtà senza tenere conto di ciò che davvero si vuole conseguire. In questa fase inizia la vera e propria raccolta di informazioni e bisogna porsi domande molto specifiche e concrete: quali sono i ruoli in ogni settore? Quali specifiche competenze sono richieste? Come è organizzata l’azienda?. Il quarto passaggio consiste nell’elaborazione e invio del Curriculum Vitae, il quale va considerato come un vero e proprio prodotto da vendere. Nel corso dell’incontro sono stati dati alcuni consigli per scrivere un CV efficace: prima di tutto è importante la coerenza tra la richiesta dell’annuncio e le proprie competenze; inoltre deve essere chiaro e di facile lettura, di massimo 2 pagine, preferibilmente personalizzato, pertanto bisognerebbe evitare di utilizzare il formato europeo, ma privilegiare altri format che si possono trovare sul web.
Secondo le nostre relatrici vi sono delle informazioni imprescindibili che si devono inserire nel proprio curriculum: nome e cognome, data di nascita, cittadinanza, residenza e domicilio (se diversi), telefono mobile, e- mail ed eventuale sito web o pagina LinkedIn. Ma come strutturare il proprio CV? Anche in questo caso vi sono delle regole ben precise: in alto vanno inseriti i dati anagrafici e i dati contatto, successivamente la propria formazione, ovvero titoli di studio dal più recente, con votazione, anno di laurea e sede; in seguito è importante specificare se si sono conseguiti eventuali periodi di studi all’estero. Una volta compilata la parte dedicata all’istruzione bisogna valorizzare le proprie esperienze lavorative e specificare la mansione svolta, il nome dell’azienda o settore e il periodo di tempo di attività. Anche in questo caso è consigliabile iniziare dall’esperienza più recente e cercare di dare maggior risalto a quelle più significative. Una volta inserite queste informazioni è utile rendere conto delle proprie hard skills: competenze tecniche (lingue o eventuali certificazioni informatiche) e soft skills. Per riuscire a conferire maggior originalità al curriculum sarebbe consigliabile inserire i propri interessi, gli hobbies, gli sport e attività extra come il volontariato. Infine è importantissimo inserire il consenso al trattamento dei dati, una voce fondamentale che autorizza l’agenzia di lavoro a diffondere il CV.
Le nostre relatrici consigliano di allegare sempre una lettere motivazionale quando si spedisce il curriculum, una piccola presentazione di se stessi nel quale devono emergere i propri interessi e competenze distintive, oltre che la motivazione della propria candidatura. Anche in questo caso è importante inserire sempre il luogo e data, i dati personali, l’indirizzo, telefono e la propria e-mail.
Una volta che abbiamo chiarito i nostri obiettivi e abbiamo scritto un CV ad hoc quali canali possiamo utilizzare per cercare lavoro? Gli annunci possono essere contenuti in differenti organi di stampa, sui Job site, centri per l’impiego, siti aziendali, Social Network, associazioni di categoria e Informagiovani. Prima di candidarsi per un annuncio è importante tenere conto di alcune informazioni: le caratteristiche dell’azienda, il tipo di posizione ricercata, profilo del candidato richiesto, l’offerta (retribuzione, eventuali benefits, tipologia di contratto offerto) e infine le informazioni riguardanti le modalità di selezione. La ricerca del lavoro attraverso il mailing comporta 3 passi: prima di tutto è consigliabile stilare una lista di aziende target, allegare il CV e lettera motivazionale ad hoc per l’annuncio visionato e cercare di creare un contatto per ottenere un appuntamento.
Bisogna tenere presente che gli annunci non sono il solo contatto possibile con l’azienda, ma è possibile caricare il proprio CV sulla sezione “Lavora con noi” con una lettera di presentazione. Durante l’incontro oltre a questi strumenti di ricerca di lavoro ne sono stati segnalati altri: crearsi un network sia fisico che virtuale, sfruttare tutte le opportunità che si hanno a disposizione come per esempio open day o career day e mettersi in contatto con le agenzie di lavoro. Il network è la rete di contatti di ogni individuo, per esempio le associazioni di volontariato, la parrocchia, i compagni, gli insegnanti, i professionisti a cui ci rivolgiamo; quest’ultimo è finalizzato a incontrare e conoscere più persone possibili, raccogliere informazioni e scoprire nuove opportunità. In un Paese come l’Italia formato principalmente da piccole-medie imprese è particolarmente rilevante, poiché queste realtà spesso non dispongono di un sito a cui fare riferimento.
Inoltre è fondamentale costruirsi un network online utilizzando strumenti come Facebook, Linkedin e Twitter. Anche in questo caso la propria brand reputation va costruita con cura: far emergere le proprie soft skills, far sì che l’identità online e offline coincidano, far attenzione ai livelli di privacy e utilizzare questi strumenti con consapevolezza e responsabilità. I Social network devono essere un’opportunità che va sfruttata in modo intelligente, costruendo una vera e propria strategia personale, volta a offrire ai nostri potenziali clienti un’immagine di noi stessi uniforme e completa.
In bocca al lupo per la vostra ricerca!
PS: curiosi di scoprire il secondo step? “Come comunicare in modo efficace durante un colloquio” ! Non dimenticate, inoltre, di seguire le giuste indicazioni per scrivere il resume (Scrivere un cv creativo, professionale ed efficace: il RESUME)
Un pensiero su “PRIMO STEP: “I CANALI E GLI STRUMENTI PER LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO””
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