Un diario digitale e social per narrare le proprie esperienze quotidiane attraverso video, foto e post. Con #AlbertosDiary Alberto Marengo, ex Cimer e attualmente impiegato al Taunton Visitor Centre in Inghilterra, racconta i suoi giorni sull’isola britannica e spiega come si può fare marketing territoriale in modo creativo e innovativo.
Battezzato “experience blogger”, Alberto Marengo è in Inghilterra da circa due mesi grazie al progetto VALE (Vivere, Apprendere e Lavorare in Europa) cofinanziato dalla Regione Piemonte e dal Fondo Sociale Europeo. Il progetto offre la possibilità ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni di lavorare per quattro mesi in uno dei quattro Paesi europei partecipanti, Regno Unito, Spagna, Francia e Ungheria. A Taunton e su iniziativa del partner inglese, la Totnes European School, Alberto lavora al Visitor Centre e si occupa principalmente di promozione degli eventi in città attraverso i canali Facebook, Twitter e Instagram @moreTaunton, le piattaforme Hootsuite e di e-tourism oltre che di curare i rapporti con gli organizzatori dei singoli eventi e alcune volte delle attività di front office.

Alberto con i colleghi del TVC
Dopo la laurea in CIMO Alberto ha lavorato con l’Associazione Artistica e Culturale Segni d’infanzia, per cui ha seguito in particolare la terza edizione di Acrobazie Critiche – Festival della critica teatrale per le nuove generazioni e l’edizione 2016 di Nabuzardan – il Carnevale della Città di Mantova e successivamente con l’Associazione Culturale MIX Milano per cui si è occupato di tutto il discorso relativo al giovane pubblico del Festival MIX Milano – Festival Internazionale di Cinema LGBT e di Queer Culture organizzato dall’associazione.
Da circa un mese è nato #AlbertosDiary. <<Alberto’s Diary nasce da un’idea del Team Marketing del Visitor Centre. – spiega Alberto- Sono stati proprio loro che hanno voluto che attraverso questo ciclo di video e di foto da postare sui social, io potessi dare testimonianza alle persone con cui sono in contatto oltremanica e alla comunità locale della mia esperienza di lavoro al TVC>>. L’iniziativa per il centro visitatori inglese non è una novità. Il progetto era infatti già stato promosso con altri ragazzi provenienti dalla Spagna, dalla Svizzera e dalla Francia. Ad oggi il diario dell’intraprendente ex cimer ha superato le 2 mila visualizzazioni per video. <<Così ogni volta che in città ci sono eventi importanti o dei luoghi che mi interessa promuovere, armato di tablet vado a scattare selfie e a registrare video sempre con me all’interno. –continua Alberto- Dopodichè sui profili social del TVC vengono pubblicati post con i miei video o autoscatti sempre accompagnati dall’hashtag #AlbertosDiary>>. Un marketing territoriale innovativo. Taunton non è più la fotografia di una piazza, di un parco, di un museo per attrarre turisti o il programma di un evento ma diventa vita vera, cigolii, idee, colori sfumati di tinte reali mai troppo accese, odore di cibo e di persone che respirano, passi, occhi, mani. E soprattutto diventa la Taunton di Alberto, ragazzo italiano che si è innamorato del cielo inglese.

Alberto con il gruppo del progetto VALE
<<#AlbertosDiary è partito ufficialmente il 20 ottobre 2016, quando sia sulla pagina Facebook del Taunton Visitor Centre che sul mio profilo Facebook ho pubblicato un mio selfie con la scritta “Hello Everybody, I’m Alberto from ITALY. #AlbertosDiary”. –spiega Alberto- Da allora sono stati lanciati altri cinque post, seguiti dall’hashtag suddetto, in media uno alla settimana. Non ho uno scadenziario fisso e posso proporre io alcuni posti della città o alcuni eventi di cui mi piacerebbe parlare. Anche a livello di temi da trattare nei miei post non ho particolari vincoli, l’unica condizione è che essi siano finalizzati a promuovere quanto più possibile la città di Taunton e i suoi eventi>>.

La primo foto del diario
L’ex cimer vola controcorrente. << I social contribuiscono notevolmente ad arricchire un’esperienza. Certo, sui social siamo solitamente più propensi a pubblicare tutti quei contenuti che riguardano la parte allegra e gioiosa delle nostre esperienze. Però io ho imparato poco per volta a vedere nei social uno strumento di comunicazione che mi stimola a tirare fuori il meglio di me e delle esperienze che vivo>>.

Alberto con il gruppo della Totnes European school
Ai nuovi cimer e in particolare ai giovani italiani che stanno per salpare per il grande e burrascoso oceano delle professioni creative, Alberto dedica un pensiero speciale.
<<Di ragazzi italiani super in gamba ce ne sono eccome. Noi ragazzi italiani tendiamo ad essere generalmente più polemici e meno propositivi rispetto ad altri nostri coetanei provenienti da altri paesi, cadiamo più facilmente in preda allo sconforto. Ho incontrato persone con idee straordinarie costrette a fare quotidianamente i conti con difficoltà nel reperire fondi e nell’accedere a finanziamenti pubblici e privati. –spiega Alberto- Sono assolutamente fondamentali gli stage, sia nel corso degli studi universitari che subito dopo il conseguimento della laurea. E’ poi consigliabile avere un minimo già affinato le proprie competenze informatiche e di uso della lingua inglese. Bisogna essere bravi a crearsi il proprio network e essere disposti a lavorare molto duramente, soprattutto i primi tempi. Un consiglio che mi sento di dare è di approfondire quanto più possibile la conoscenza dei social network e delle dinamiche del Community Management>>. Per il resto, Fingers crossed! Come dicono gli inglesi.