Il mondo si divide in due schieramenti netti: le persone che hanno visto Stranger Things e quelle che non lo hanno visto.
Stranger Things, scritta e diretta dai fratelli Duffer, viene lanciata sulla piattaforma Netflix il 15 Luglio 2016 e conquista talmente tanto anime e cuori che la rivista Forbes la definisce come il miglior prodotto originale Netflix creato finora. Gli elementi chiave della trama, ad uso e consumo dei membri del secondo sottoinsieme, si contano sulle dita di una mano: quattro migliori amici di dodici anni, la sparizione di uno di loro, una forte dose di fantascienza e dimensioni parallele, una madre distrutta e l’apparizione di una bambina dal passato burrascoso e sconnesso. Tutto in una nebulosa e piatta cittadina di provincia.
Un’ulteriore caratteristica ha ridotto le file di coloro che sarebbero potuti scampare al fenomeno mondiale. Si tratta della martellante campagna di comunicazione e marketing che ha portato probabilmente genitori, nonni e vicini di casa a sentir parlare dell’ultima prodezza di Winona Ryder. Dopo un iniziale sgomento dato dalla presa di coscienza dell’esistenza di un numero di persone ancora estranee alla vita di Will Byers, un nuovo sentimento si insinua: l’invidia.
In un universo alla Eternal Sunshine of the Spotless mind (Se mi lasci ti cancello, nella traduzione italiana) sarebbe meraviglioso dimenticarsi intere serie televisive per bearsi del puro piacere di guardarle e provare i fremiti della prima volta: dall’aereo infuocato che si schianta sopra l’isola di Lost al primo ri-incontro di Ross e Rachel al Central Perk . E invece no, chi ha già visto Stranger Things deve farsene una ragione, ma siccome vi vogliamo bene vi diamo otto ragioni, una per ogni puntata, per cui dovreste guardarvelo anche voi, magari subito:
- Il totalmente involontario richiamo alle atmosfere natalizie (ormai prossime) dato dalle lucine intermittenti e parlanti in casa Byers e dalla spiccata affezione ai giochi di ruolo e di società (mancano solo arance, noci e una tombolata).
- La frangetta di Winona Ryder genera un binomio perfetto: lei icona dello stile e il suo taglio di capelli trend del momento.
- Le citazioni anni ’80 evidenti grazie a persistenti i riferimenti: da Stephen King a Spielberg, da Alien ai Riprova del fatto sarà la partecipazione di alcuni attori, provenienti dal cast delle ultime due pellicole citate, nella seconda stagione di Stranger Things.
- Gli Eggos, i preferiti di Eleven. Specie di americanissimi waffles deliziosamente instagrammabili, ottimi ad incrementare la voglia di un brunch una settimana si e una no.
- Il vestitino rosa che Eleven indossa è quello, tipicamente ricamato a nido d’ape, che metteva vostra madre a voi o alle vostre sorelle, per andare in Chiesa la domenica. Questo susciterà un sentimento di amore e solidarietà per la protagonista femminile.
- L’uso della fotografia, della luce e di puntuali scelte a livello cromatico contribuiscono ad infiocchettare il prodotto in un piccolo gioiellino artistico da non vedere da soli la notte.
- Dai The Bangles ai Joy Division, la colonna sonora di questa serie vi costringerà, volenti o nolenti al non poter più ascoltare “Should I stay o Should I go” con la stessa leggerezza nell’animo.
- L’amicizia.Quella che si coniuga in fedeltà e perseveranza, quella che gli adulti tendono a tralasciare o dimenticare, quella che ti fa vivere un milione di avventure anche solo nel buon vecchio scantinato di casa.
Una volta conclusa la prima stagione, un highlight da non perdere è il breve sequel sotto forma di mash-up con il mondo dei Peanuts: A Stranger Things Christmas, realizzato dagli youtubers Leigh Lahav e Oren Mendez .
Dopodiché non resta che stare in trepida attesa della seconda stagione, prevista per il 2017, ingannando il tempo a suon di Eggos e Dungeons & Dragons.
CIMOreporter – Martina Ibba