ClioMakeUp: come raggiungere il successo coltivando la propria passione

Cielo grigio a Milano, poca voglia di svegliarsi e una lunga giornata universitaria da affrontare. Sembrerebbe tutto così piatto, se non fosse per una di quelle persone che non capita ogni giorno di incontrare. Una donna carismatica, piena di energia e coinvolgente. E’ questo ciò che ha trasmesso Elena Dominique Midolo, Communication Manager di ClioMakeUp, durante una lezione di Media Studies and Cultural History agli studenti di CIMO.

Chi è ClioMakeUp? Difficile identificarla come persona e come personaggio. Ancor più difficile descriverla in assenza di un video. Ecco che improvvisamente appare sullo schermo il primo video pubblicato su Youtube da Clio Zammatteo. Un video umano che rappresenta la tenerezza di una ragazza un po’ impacciata, dall’accento veneto e con una valigia colma di sogni e speranze. Dal corso di make-up in una prestigiosa accademia newyorkese all’apertura, nel 2008, del suo primo canale Youtube. Chi l’avrebbe mai detto e soprattutto chi si sarebbe mai aspettato un successo del genere. Clio inizia questo percorso ed è la prima a introdurre in Italia un format specifico, il tutorial in lingua italiana. Nella sua goffaggine e con la sua simpatia, Clio inizia questa straordinaria esperienza con una telecamera da novanta dollari.

Nel 2009 viene pubblicato il suo primo libro “Clio Make-up” che diventa un vero e proprio caso editoriale. Nel 2010 si continua con la pubblicazione di un secondo libro “Clio Beauty Care” dedicato alla cura della bellezza della donna. “Beauty” per Clio non è solo trucco ma significa principalmente prendersi cura di se stessi. In Italia, secondo una ricerca, si esportano più prodotti cosmetici che alimentari. Ancor prima di fare colazione, di prendere un caffè e di mangiare un cornetto, si utilizza un prodotto legato alla cura del proprio aspetto. Non si tratta di un argomento irrilevante. Per questo, passano tre anni dalla sua prima comparsa sul web ed esce la prima capsule collection di trucchi dedicata alla sua arte e alla sua passione. Nel 2012 arriva la grande occasione di apparire in televisione, su Real Time, con un programma condotto da lei stessa. Ma l’anno dopo succede qualcosa di importante. Nasce il primo Blog Beauty più atteso dalla rete che oggi rappresenta la più grande community. Un pezzo di cuore”, ecco come viene definito questo blog dalla dottoressa Midolo. Clio spopola sui social con dei numeri entusiasmanti riferendosi a diversi target ma con un unico obiettivo: la soddisfazione degli utenti e un grande rispetto per la rete legata al conseguente divertimento. Un rispetto rappresentato in primo luogo dalla distanza tra persona e brand che Clio supera con il suo carattere e il suo carisma. Perché Clio è soprattutto Clio Zammatteo. Superficialmente si parla di Make-up, ma quello che riesce a offrire agli utenti questa ragazza è qualcosa di molto più profondo. Si tratta di un lavoro che tocca delle tematiche sociali che Clio ha il coraggio di affrontare mettendosi a nudo. L’ha fatto, per esempio, pubblicano una sua foto in costume. A volte si soffre di discriminazione e si è contenti di passare le vacanze estive in Germania dove nessuno può costringerti a prendere il sole in spiaggia. Si è contenti in quel momento ma si perdono molte opportunità. Clio, con quella foto pubblicata sui social, ha voluto dare un messaggio preciso. No alle rinunce, no alle opportunità perse. Bisogna accettarsi e non ambire ad esempi standard della figura femminile.


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Si passa dalla dimensione individuale alla dimensione strutturale. Una dimensione in cui regna la libertà di sponsorizzare un prodotto di cui si è davvero convinti e il pluralismo che rende il servizio alla community valoriale.  Durante questi anni, Clio ha collaborato con brand importanti come L’Oreal Paris, Disney, Colgate e Alitalia. Si tratta di brand che non sono legati al mondo del Make-up ma con cui si riesce a creare una fusione di idee. Un successo meritato, riconosciuto dagli utenti e dal brand. Non c’è una formula matematica, si tratta di una dote legata al proprio modo di essere e di rapportarsi. Si tratta di passione e vocazione, di sofferenza e di duro lavoro, di uscire dagli schemi proponendo qualcosa di diverso.

Alla fine degli anni ’90, in Italia, il successo era dovuto alla pura presenza. Era sufficiente partecipare a un talent show ed essere ricordati come dei personaggi esemplari. Clio è stata ed è continua presenza. Ha costruito la sua vocazione insegnando qualcosa agli utenti con i suoi tutorial, passando dall’imbarazzo alla sicurezza. E’ riuscita a trasformare la sua passione in un mondo fatto di persone che collaborano con continuo entusiasmo. “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”, Confucio disse questo. Clio ha seguito questo grande insegnamento ed è quello che dovremmo fare tutti nella nostra vita!

CIMOreporter –  Carmela Trabacco