Pensate a una stanza misteriosa. Ora pensate di entrare in questa stanza. Buio. ” Clac” . La porta dietro di voi si chiude e non si apre più. Decine di enigmi vi aspettano e avete 60 minuti per uscire dalla stanza… 60… 59, 58.. Bene, è ora di tirarsi su le maniche, liberare la creatività e soprattutto lavorare in team! Pronti? Il tempo scorre. tic tac tic tac
Questo l’inizio di THE X- DOOR , interessante escape room nel cuore di Milano.
A gestirlo sono due giovanissimi e bravissimi ragazzi di 24 anni: Paola Fumagalli, psicologa e futura psicoterapeuta dei gruppi e Giulio Galbusera, Ingegnere. Dopo un viaggio in Spagna, a Valencia, nel 2014 hanno deciso di aprire The X- DOOR a Milano, il gioco infatti è un format spagnolo, tuttavia è stato rimodellato in modo originale per il pubblico italiano. Hanno fatto tutto da soli, spiega Paola, “dalla scelta del luogo, al dialogo con le varie professionalità, alla pittura dei muri perchè è importante fare tutto senza aiuti alla nostra età, crederci e appassionarsi a ciò che si fa e in cui si crede aiuta a realizzare i sogni, volere è potere“
Perchè proprio un escape room? “Perchè è la “moda” del momento. Questa tipologia di gioco c’è in Giappone, negli Stati Uniti e in gran parte dell’Europa” – afferma Paola.
Tuttavia, The X-DOOR non è uguale agli altri escape room, infatti è l’unico che non gioca sull’effetto “panico” ed essendoci dietro alla telecamera ( si, sarete monitorati per 60 minuti) una psicologa, il team di The X- DOOR su richiesta può fornire un debrief sui vostri singoli comportamenti nel gruppo e sulle dinamiche relazionali che si sono create all’interno di esso. “Inoltre, continua Paola – è un divertimento sano e costruttivo, una valida alternativa a una serata al bar o a un cinema. “
Ed è davvero una valida alternativa accessibile a tutti – visto i prezzi ridotti: dai 28 euro ai 14 euro in base al numero dei partecipanti – che stimola in modo costruttivo le competenze trasversali, individuali e di gruppo, utilissime nella sfera personale così come nel mondo lavorativo. La modalità di gioco, infatti è interessante perchè allena le dinamiche di teamworking e sviluppa il pensiero strategico, quello laterale e creativo, la capacità di collaborare, di comunicazione e di sintesi. Inoltre, per i gruppi meno affiatati e che necessitano di trovare un’unione The X-DOOR è un valido aiuto per fare team building, e si sa che i gruppi che funzionano meglio – spiega Paola – sono quelli più eterogenei, che vivono esperienze anche al di fuori dell’ambiente lavorativo.
Ma come funziona in modo pratico? La radazione di CIMO ha provato per voi questo entusiasmante gioco.
Appena siamo arrivati in studio Paola ci ha accolto calorosamente e ci ha fornito alcune rapide istruzioni ( e raccomandazioni) per lo svolgimento del gioco. Ci ha spiegato che lei è il Game Master e che osserverà tutto quello che faremo all’interno della stanza fornendoci, qualora ne avessimo bisogno, alcuni aiuti. Finita la spiegazione e chiusi tutti i nostri effetti personali ( smartphone compreso) in un armadio, Paola ci ha accompagnato alla X-DOOR , ha aperto la porta, ci ha fatti entrare, ha chiuso la porta. Siamo stati al buio qualche secondo e poi davanti a noi .. beh, questo potrete scoprirlo da soli andando a giocare!!!
Una stanza misteriosa, decine di enigmi, 60 minuti per risolverli e uscire!
The X-DOOR è aperto anche il week end – dai 2 ai 6 giocatori – Consigliato a tutti e soprattutto a chi è in procinto di laurearsi e sta per entrare nel mondo del lavoro!
Si… siamo usciti in 57 minuti!
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