“Millennial mums”: trentenni, multitasking, con molti interessi, empatiche nel rapporto con l’altro, affettuose, ma non chiocce e, soprattutto, informate.
Il profilo della mamma italiana che emerge dalla presentazione di Federica Padoa, Business Unit Director in Chicco Nursing, ci restituisce l’immagine di una donna complessa e sfaccettata, che, per scelta oltre che per necessità, si divide fra figli, lavoro e gruppo di pari e che si relaziona con l’universo dei prodotti per la prima infanzia in modo critico e informato.
La presentazione delle strategie comunicative di Chicco, brand del gruppo Artsana, leader nel settore dei prodotti per bambini, ha squadernato una serie di questioni che vanno oltre il tema specifico delle strategie mediali. Conciliazione, gestione della complessità e, insieme, capacità di pensiero critico delle mamme sono solo alcuni degli aspetti che la presentazione di Federica Padoa ha posto in rilievo.
Insieme ad essi, naturalmente, sono emersi i contorni di un mercato estremamente articolato, complesso e sfidante. Articolato, nel caso di Chicco, perché si distende attraverso settori (nursing, baby toiletries, juvenile, toys, clothing, shoes) che sono di norma presidiati da brand differenti. Complesso perché si rivolge a un target strutturalmente interinale, che dialoga con il brand per un arco relativamente breve della propria vita: i sei mesi che precedono e che seguono la nascita di un bambino. Sfidante perché opera all’interno di un’esperienza (quella della maternità e della paternità) ad alto gradiente emozionale e dove aspettative e investimento sono massimi. Sul piano delle logiche e delle strategie mediali, poi, il caso di Chicco pone di fronte a due questioni nodali.
La prima, comune a tutte le imprese e le organizzazioni che si muovono nel paesaggio mediale contemporaneo, con i suoi molti strumenti e le sue accresciute possibilità di comunicazione: Chicco costituisce infatti un esempio paradigmatico per l’ampiezza degli strumenti e dei linguaggi espressivi messi al servizio del brand e per la capacità e il coraggio di sperimentare, come attesta il docu-drama Ostetriche, realizzato attraverso la collaborazione con Magnolia e con RealTime (Discovery).
Il secondo topic, strettamente connesso all’investimento e al gradiente emozionale dell’esperienza dei consumatori, è il rischio di perdita della reputazione, che rende centrale il lavoro svolto all’interno dei social media. Se è infatti vero che le millennial mums sono informate e connesse, lo spazio della rete diventa una fondamentale arena pubblica dove operare per difendere, rafforzare e svecchiare la brand equity.
Di qui il brief, che vedrà impegnato un gruppo di studenti del corso di Strategie e linguaggi della comunicazione medialenell’ideazione di una campagna web che dialoghi con gli altri e più tradizionali strumenti di comunicazione per traghettare il brand nel nuovo millennio e metterlo al servizio delle prossime generazioni di mamme . (magister)