NOSTALGIA MARKETING: QUANDO IL PASSATO È PIÙ DOLCE DEL PRESENTE

Chi comprerebbe le Mini Gocciole Pavesi se tornassero in commercio? Credo molti di noi, perché ci riporterebbe ad un periodo della nostra vita in cui eravamo felici. È questo lo scopo del Nostalgia Marketing, l’associazione di un prodotto a ricordi spensierati della nostra vita.

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COME SOPRAVVIVERE NEL SOTTOSOPRA? ASCOLTANDO KATE BUSH

Alert! Spoiler ahead!

“And if I only could, I’d make a deal with God and I’d get him to swap our places, be running up that road, be running up that hill, be running up that building…Say, if I only could, oh” è il ritornello di “Running up that hill”, una canzone del 1985 della cantante inglese Kate Bush. La canzone nell’ultima settimana ha visto un incremento dei download, con una crescita dell’8.000%. Domenica 29 giugno ha ottenuto 12 mila streams e il primo di giugno è arrivata a 34 mila streaming. Ma come mai una canzone che nel 1985 aveva raggiunto solo il trentesimo posto in classifica, in un weekend ha raggiunto le classifiche di ben 34 paesi? Semplice, è entrata a far parte di un episodio di Stranger Things; non uno qualsiasi, un momento cruciale della narrazione, una di quelle scene che i fan di Twitter hanno già candidato agli Emmys insieme alla protagonista principale della sequenza, Sadie Sink.

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FUORI DAGLI SCHERMI: LO STREET MARKETING

Nel 2022 si può affermare con ragionevole certezza che il mondo sia sempre più digitale e interconnesso. In questo contesto occorre pensare non solo fuori dagli schemi, ma anche “fuori dagli schermi” e un modo per creare delle campagne di comunicazione offline efficaci è lo street marketing.

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STRANGER THINGS X DOMINO’S PIZZA: ORDINARE LA PIZZA CON LA MENTE ORA È POSSIBILE

La quarta stagione di Stranger Things è disponibile su Netflix e, come se non fosse già abbastanza attesa, la serie tv ha lanciato per l’occasione delle campagne di co-marketing con diversi brand, tra cui Domino’s Pizza.

Per lanciare l’uscita della quarta stagione di Stranger Things, Domino’s Pizza ha creato un video pubblicitario in collaborazione con Netflix. Lo spot riprende in tutto e per tutto lo stile della serie tv: l’ambientazione, il vintage, i protagonisti Dustin e Lucas, i poteri psichici di Undici e tutti gli elementi caratteristici del marketing nostalgia che la caratterizza.

Nel filmato vediamo una giovane cavia che si siede di fronte a una scatola di Domino’s Pizza, nel Hawkins National Laboratory, dove le viene richiesto di ordinare una pizza con la mente. Nello stesso momento i due protagonisti della serie, Dustin Henderson (Gaten Matarazzo) e Lucas Sinclair (Caleb McLaughlin) entrano in una pizzeria di Domino’s in stile anni ’80 (per richiamare le caratteristiche di Stranger Things) per ritirare la loro ordinazione. In quel momento le luci sfarfallano e un nuovo ordine appare sullo scontrino. Dustin si chiede se qualcuno stia ordinando la pizza con la mente, mentre Lucas, infastidito, vuole andare via.

A tutto ciò si aggiunge la partecipazione del consumatore: alla fine dello spot viene comunicato che il cliente sarà in grado di ordinare la pizza da un’applicazione che permetterà di scegliere cosa farsi portare a casa con la mente.

Il sistema innovativo dell’app, infatti, tramite il riconoscimento facciale e l’eye tracking che, in base a specifici movimenti degli occhi riesce a capire cosa desidera il consumatore, permetterà al cliente di ordinare la pizza con la sola forza del pensiero. Per poter usare questa funzione bisogna possedere un account già attivo sull’app, e bisogna avere attivata la funzione “easy order” che seleziona a priori alcune preferenze del consumatore sulla base degli ordini precedenti. L’app che bisogna scaricare non è quella tradizionale della pizzeria, ma sarà l’app “Domino’s Mind Ordering”; inoltre, negli Stati Uniti sarà disponibile una versione del cartone della pizza firmato Stranger Things.

Chi non ama la pizza? E chi non ama Stranger Things? Con l’unione di queste due realtà i brand hanno fatto centro nel cuore del cliente. Con questa idea, l’acquisto si trasforma in un gioco, una sfida. In questo caso la campagna coinvolge a 360 gradi il consumatore, riuscendo a farlo interagire col brand nel migliore dei modi.

Chiara Pilati

STRANGER THINGS E I BRAND: IL FENOMENO DEL MARKETING NOSTALGIA

A partire dai primi anni 2000, con l’avvento della rivoluzione digitale, si sono verificati molteplici cambiamenti. Questi cambiamenti riguardano tutti i settori, compresi il settore dell’audiovisivo e della pubblicità: se un tempo bastavano grandi eventi in onda sulla televisione in chiaro ad attirare un vasto numero di spettatori, ora non è più così; ora gli spettatori sono diventati utenti e preferiscono i contenuti delle piattaforme streaming. Se una volta bastava uno spot televisivo a convincerci a comprare un prodotto, adesso gli spot vengono considerati come un’interruzione fastidiosa durante la visione di un contenuto e, anche nel mondo online, gli utenti non amano la pubblicità, tanto che risulta in crescita il fenomeno della cecità da banner.

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STRANGER THINGS. Il ritorno oltre gli schemi

E’ finalmente uscita su Netflix la seconda stagione di Stranger Things , serie tv che è riuscita subito a conquistare un vasto pubblico, soprattutto grazie alla sua atmosfera anni ’80, che suscita un effetto nostalgico e che riesce a costruire un vero e proprio mondo, capace di uscire dagli schermi e di coinvolgere lo spettatore. Un grande ritorno, vero CIMERS?

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