BEHANCE: IL SOCIAL PER I CREATIVI

Se pensiamo alle piattaforme social la nostra mente rapidamente recupera i tratti salienti di social media quali Facebook, Twitter, TikTok…tutt’al più LinkedIn per i meno giovani, rivelando la poca conoscenza che molti utenti hanno del mondo social, che si conforma di una molteplicità di piattaforme spesso tanto sconosciute quanto interessanti.

A più riprese e da più voci è stato sottolineato come i meccanismi soggiacenti al funzionamento di molti social rivelino un campo di osservazione privilegiato per la riflessione sul personal branding, dal momento che i social tradizionali danno ampio spazio, nonché forniscono gli strumenti adatti, ad influencer o aspiranti tali, e non solo.

Per questa ragione si vuole portare in primo piano una piattaforma certamente non sconosciuta ma che non gode della popolarità che, per le potenzialità che la stessa offre, meriterebbe: si tratta di Behance, «nome d’arte», Bē.

Si tratta di un’impresa di lunga data, nata dalle menti di Matias Corea e Scott Belsky nel lontano Novembre 2005: la business idea attorno la quale ruota il progetto è quello di una grande vetrina per il lavoro creativo, con auspicate ricadute ‘collaborative’. La svolta, che testimonia in realtà l’affermazione di questa realtà operativa ed il successo del modello proposto, avviene con l’acquisizione nel 2012 da parte del colosso Adobe Systems.

Ad oggi il social si presenta con un’interfaccia utente minimale e intuitiva: i curatori—che vengono turnati mensilmente—selezionano i projects da mettere in evidenza, in primo piano; questi possono poi essere filtrati tramite la funzionalità discover cliccando sulle categorie che la piattaforma offre e poi ulteriormente raffinati con i tag che compaiono a seconda della categoria selezionata.

Scrollando verso il basso da quest’ultima pagina, una fascia inframezza i progetti esposti: si tratta, come recita la didascalia, degli «stream in evidenza: guarda i creativi di punta in diretta streaming su Behance»: esiste inoltre una sezione interamente dedicata a questo servizio.

Gli streaming così come i progetti sono accessibili a tutti, non serve infatti avere un account per visionarli né per poter likare i lavori esposti mentre è necessario registrarsi per poter “seguire” gli artisti-autori in questione (visibile agli utenti esterni invece il n° di like e views totalizzati da ciascun lavoro). Sin dal principio Behance si offre inoltre come piattaforma per recruiting, mettendo in bacheca gli avvisi di aziende e compagnie che offrono posizioni lavorative nei vari campi del lavoro creativo. Infine, a corredo di un’offerta già di per sé stimolante e innovativa, si affianca la presenza di un blog tramite il quale rimanere aggiornati sulle tendenze e novità che la piattaforma registra e propone.  

In chiusura d’articolo vogliamo sottolineare come esista inoltre una sezione specificamente destinata al branding: per chi fosse interessato, è sufficiente selezionare la categoria graphic design ed a seguire il tag branding, al che si aprirà la pagina desiderata.

Giulio Montagner