UN VIAGGIO TRA I GIARDINI ARTISTICI DELLA MAREMMA: GIARDINO VIAGGIO DI RITORNO

Il Giardino Viaggio di ritorno è un progetto di espressione artistica, un parco di arte ambientale e contemporanea che si trova nel cuore della Maremma Toscana, esattamente a Castiglione della Pescaia in località Piatto Lavato, nei pressi di Buriano. Il parco è stato pensato, progettato e realizzato dal bioarchitetto artista Rodolfo Lacquaniti e nasce all’interno dell’agriturismo Podere il Leccio dove è possibile anche soggiornare. Il nome dato al parco è significativo in quanto trasmette l’idea di un viaggio di ritorno, «significa sostare, fermarsi per fare questo viaggio verso l’energia» un ritorno al passato, ai veri valori della vita dove ci si può liberare di angosce e paure.

È possibile visitare il Giardino su prenotazione, organizzando una visita tenuta direttamente dall’artista, il quale presenta e racconta le opere tramite una performanceche accompagna il visitatore lungo tutto il percorso, grazie alla lettura di poesie, riflessioni sulla società dei consumi in cui viviamo oggi, e ascolto di musica, facendo vivere una vera e propria esperienza con il coinvolgimento non solo del senso della vista ma anche dell’udito e del tatto. Tutte le opere che si trovano all’interno del parco sono realizzate con materiali di scarto abbandonato o donato all’artista che, assemblati tra loro, diventano arte universale. Le sculture cambiano e si trasformano in base alla luce, al sole, al vento e alla pioggia, mutano i loro colori e suoni, diventando così anche casse di risonanza.

Un’opera maestosa, che si può ammirare all’inizio del percorso, è una balena ricoperta completamente di lamiere, all’interno della quale è possibile entrare. Questa ricorda a molti visitatori la storia di Pinocchio, quel burattino di legno che entrando dentro la balena, secondo la narrazione, diventa un essere umano; allo stesso modo l’opera del bioarchitetto vuole rappresentare il ventre della natura.

Un’altra opera significativa è la Garbage Revolution, ovvero la rivoluzione della discarica, ed è un’opera composta da 100 personaggi, situati all’interno di una stanza chiusa, realizzati con materiali di scarto, da tessuti a cd, a frammenti metallici e lignei, che «indicano a noi che dove c’è la luce c’è una sola nota universale che è l’amore».

Inoltre, su volere e del bioartista, nel febbraio del 2018 a Venezia è nata la Biennale dello Scarto, una provocazione contro gli artisti e l’arte che inquina, i quali, nonostante si definiscano ecologisti, producono opere fortemente impattanti. Nel primo biennio le opere sono state rese visibili in modo interattivo in varie capitali e luoghi del mondo, andando così a ridurre l’impatto ambientale. La seconda edizione 2022/2024 è stata inaugurata il 14 maggio a Castiglione della Pescaia, proseguirà poi nel 2023 al Monastero di Siloe, nel Comune di Cinigiano, per poi concludersi nel 2024 a Firenze.

Il tema del biennio è l’energia circolare, gli scarti e gli scartati, e per l’occasione sono state realizzate grandi installazioni da posizionare all’interno della natura per riflettere sulle tematiche ambientali. Per questo primo anno le sculture popoleranno vie e piazze in un percorso a tappe dove in ognuna di queste verrà inaugurata un’opera e saranno organizzati eventi sulla tematica ambientale.

Tramite il Giardino Viaggio di Ritorno e la Biennale dello Scarto, l’artista Lacquaniti vuole indicare e indirizzare le persone a sviluppare una coscienza ecologica e ad apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita. Il materiale video che verrà raccolto durante il biennio diventerà poi un film documentario.

Al prossimo parco artistico della Maremma!

Maria Caterina Andreini