Il Giardino di Daniel Spoerri si trova a Seggiano, immerso nella natura della Maremma Toscana nella zona del Monte Amiata e si estende per 16 ettari. La località in cui è nato il parco, nelle vecchie mappe, era denominata Paradiso, si presuppone che questo fosse dovuto al clima fresco che favorisce la vegetazione di molteplici specie e si potrebbe parlare quindi di un giardino paradisiaco. Inaugurato nel 1997 e riconosciuto come Fondazione Culturale senza scopo di lucro dal Ministero della Cultura Italiana, il Giardino è stato pensato e realizzato dall’artista rumeno, naturalizzato svizzero Daniel Spoerri.
Ciò che differenzia il Giardino di Daniel Spoerri dal Giardino dei Tarocchi e dal Giardino Viaggio di Ritorno, situati sempre in Maremma, è che all’interno di questo ci sono opere di differenti artisti, per l’esattezza 54, con 113 installazioni. Le opere che si possono ammirare all’interno del Giardino non sono di artisti casuali ma di persone che hanno giocato un ruolo importante nel percorso artistico e/o biografico di Daniel Spoerri. Ideatore della Eat Art, corrente fondata nel 1967 per avviare una riflessione critica sui principi fondamentali della nutrizione, Spoerri divenne celebre per i suoi “quadri trappola” ottenuti da assemblaggi di oggetti e beni come stoviglie intrappolati nella resina e disposti poi in verticale come quadri, oggi sono in esposizione al MoMa di New York e al Centre Pompidou di Parigi. Negli anni 90 ha poi iniziato a lavorare alla realizzazione del Giardino.
L’insieme delle opere che popolano il Giardino ricreano un’atmosfera onirica. Alcune installazioni sono imponenti e ben visibili, altre invece sono nascoste è bello quindi perdersi nel parco e visitarlo in libertà creando il proprio percorso per scoprire ed esplorare le installazioni e le sculture fatte di forme, colori, e materiali differenti. Una delle opere più celebri è l’opera 3 di Spoerri “Unicorni/Ombelico del mondo/ Onphalos“, situata nel punto più alto del Giardino dal quale si ha una bellissima vista che va dalla collina fino al mare. La scultura è caratterizzata dall’insieme di 9 corni-denti di balena acuminati e posizionati in circolo che svettano nel cielo e si vanno ad incontrare tra di loro in un punto indefinibile, immaginario. Un’altra opera che cattura l’attenzione dei visitatori è l’opera 36, “Sentiero murato labirintiforme“, realizzata in pietra che si sviluppa per più di 500 metri e rappresenta l’unione fra il Padre Sole e la Natura; la particolarità di quest’opera è che a differenza dei labirinti tradizionali in cui solitamente si perde il senso dell’orientamento non ci si perde all’interno di questo perché innalzato per soli pochi centimetri. L’opera rappresenta il percorso della vita fatto di curve, ritorni, abbandoni e intersezioni per poi tornare all’origine del tutto.
All’interno del Giardino è possibile anche mangiare al ristorante “Non solo EAT ART’s” e soggiornare nella Villa del podere, all’interno della quale, per un periodo di tempo, ha vissuto l’artista. È un luogo suggestivo dove si ha l’opportunità di vivere in mezzo all’arte perché gli ospiti possono accedere al parco al di fuori degli orari di apertura e visitarlo in solitaria anche la notte sotto il cielo stellato. Inoltre, ogni anno per il lunedì di Pasqua, viene inaugurata la nuova stagione con un pic-nic all’interno del Giardino dove vengono presentate al pubblico le nuove opere del parco.
Lo stesso anno in cui il Giardino venne inaugurato nacque anche la Fondazione “Hic terminus Haeret, Il Giardino di Daniel Spoerri” con l’obiettivo di valorizzare l’attività di ricerca dell’arte contemporanea. Ad oggi la Fondazione non solo valorizza il Giardino ma offre borse di studio a giovani artisti toscani che alla fine del periodo di stage possono realizzare e inserire una loro opera all’interno del Giardino .