IL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI VETULONIA E LA NUOVA MOSTRA EVENTO: A TEMPO DI DANZA. IN ARMONIA, GRAZIA E BELLEZZA

Vetulonia, una delle più ricche e potenti città etrusche, è un piccolo borgo del Comune di Castiglione della Pescaia che sorge su una collina dalla quale domina a 360° tutta la valle sottostante. In epoca medievale erano state perse le sue tracce passando sotto il dominio di Buriano; solo gli scavi ottocenteschi intrapresi dal medico e archeologo Isidoro Falchi portarono all’identificazione dell’antica Vetulonia. Falchi riuscì a risalire a “Vetulonia” grazie a tre monete con la scritta “Vatl” poiché il suo nome originario era stato sostituito con quello di Colonna di Buriano. Oggi Vetulonia è un area con numerosi siti archeologici di massima importanza presso cui si trova il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi – MuVet, intitolato e dedicato al protagonista della sua riscoperta.

Il museo si caratterizza per essere accessibile a persone cieche e ipovedenti grazie ad un percorso sensoriale tattile che riporta al magico mondo degli etruschi. L’esposizione, suddivisa su due piani, è composta da sette sale (A – G) che ospitano reperti provenienti dalle necropoli e resti dell’abitato di Vetulonia risalenti al periodo compreso tra il IX e il I sec. a.C., descrivendo la storia del territorio secondo un ordine cronologico.

Ogni sala ha le proprie caratteristiche e rappresenta un periodo storico esatto; nella prima, dedicata a Isidoro Falchi e ai suoi scavi, si possono trovare corredi funerari con vasi cinerari biconici di età Villanoviana; la seconda sala offre una collezione di ori etruschi, armi di bronzo e oggetti del corredo del I Circolo delle Pellicce e della tomba del Diavolino II. Le altre sale, dedicate al territorio, contengono reperti provenienti da tombe e dall’abitato etrusco–romano, come  i corredi della Necropoli di Val Berretta a Castiglione della Pescaia. Il percorso si completa poi al di fuori del Museo andando a visitare gli scavi, le aree archeologiche e il paese dove alcuni edifici sono costruiti su mura etrusche. Il museo organizza dei percorsi didattici rivolti sia a scuole di ogni ordine e grado, sia a famiglie con bambini per scoprire la storia antica e la cultura etrusca. Inoltre, in base alla mostra temporanea allestita, vengono realizzati laboratori ad hoc. Infatti, oltre alla sezione permanente, ogni anno il museo ospita una mostra temporanea.

Il 1° luglio 2022 è stata inaugurata la nuova mostra evento dal titolo “A tempo di danza. In armonia, grazie e bellezza” visitabile fino al 6 novembre. Si tratta di un evento espositivo archoelogico-artistico di respiro internazionale. La protagonista della mostra, come si evince dal titolo, è la danza, rappresentata dal genere femminile, unione di armonia, grazia e bellezza. All’interno dell’esposizione si possono trovare una selezione di opere di fama mondiale concesse in prestito dal Mann di Napoli e dall’Accademia delle Belle Arti di Carrara, tra cui la più bella delle cinque danzatrici e la Venere accosciata della Collezione Farnese. Inoltre, è possibile ammirare due gessi di Antonio Canova, di cui quest’anno tutto il mondo celebra il bicentenario della morte. Le sculture, la Venere Italica e la Danzatrice con il dorso delle mani poggiato sui fianchi, rappresentano i movimenti fluidi del corpo delle sue ballerine. Il tutto è arricchito da una selezione di affreschi provenienti dall’area vesuviana, una scelta di gemme della Collezione Farnese e dall’esposizione di undici foto-quadro di Luigi Spina, fotografo contemporaneo di antichità. Il museo e i suoi spazi diventano luogo interattivo all’interno del quale verranno realizzati eventi culturali che spaziano dalla danza, alla musica, alla poesia.

Maria Caterina Andreini