FEMMINILITÀ, BELLEZZA, EQUITÀ: DOVE E IL PROGETTO #SHOWUS

Sapevi che «i social network hanno sempre più un ruolo importante nella percezione del proprio aspetto»?. Ebbene, a volte basta scrollare qualche minuto il feed di Instagram per incrementare le proprie insicurezze.

I canoni di bellezza promossi online, attraverso la postproduzione delle immagini e l’uso di filtri, non sembrano ammettere alcun tipo di imperfezione. Ed è per questo motivo che molti giovani, soprattutto le ragazze, vivono in uno stato di costante overthinking su quale sarà il loro aspetto nelle foto, su quale sia il look perfetto per apparire in una IG stories, su cosa penseranno gli altri utenti.

In questo scenario, Dove, brand di prodotti beauty e personal care, ha attivato una serie di iniziative a sostegno della “bellezza vera”, quella autentica. Tramite la campagna “Reverse Selfie”, ad esempio, ha scelto di comunicare come «the pressure of social media is harming out girls’ self-esteem» (come «la pressione dei social media stia danneggiando l’autostima delle ragazze»), mettendo in evidenza quali sono gli effettivi danni psicologici dei selfie modificati.

Tra gli obiettivi di Dove vi è però quello di creare un vero e proprio storytelling della diversità femminile e della bellezza imperfetta. Da questo spunto, nasce il Progetto #ShowUs, in collaborazione con Getty Images, agenzia fotografica americana leader al mondo nella distribuzione di immagini, e GirlGaze, un network di donne creative. L’intento è quello di dare vita ad una raccolta di oltre 10.000 immagini, realizzate grazie al lavoro di una troupe di 200 fotografi internazionali, che riprendono donne e non-binary provenienti da tutto il mondo per «ridefinire il concetto di bellezza» e sostenerne una visione più inclusiva.

L’iniziativa è realizzata e condotta da donne, «sia di fronte che dietro la camera», supporta la varietà e si schiera contro la digital distorsion; un tentativo innovativo di andare contro tutti gli stereotipi della bellezza, dando visibilità a quei volti che «non si identificano nei rigidi schemi di genere».

Le parole chiave dell’intero progetto sono autenticità, ispirazione, bellezza e soddisfazione. La mission? Aiutare i soggetti coinvolti a mostrare tutte le loro potenzialità, attraverso una partecipazione attiva. Ciascuno di loro, infatti, ha potuto raccontarsi, grazie all’opportunità di scrivere in prima persona il copy di accompagnamento della propria immagine su Getty Images. Questo ha consentito di garantire una rappresentazione realistica e veritiera di tutti i volti del progetto.

#ShowUs è quindi uno strumento rivoluzionario per scardinare ogni forma di body shaming e sostenere una «rappresentazione empowering» della donna. E tutti i professionisti attivi nel mondo dei media possono usufruirne per le proprie campagne!

L’invito di Dove? Continuare insieme a divulgare questa libreria di immagini e partecipare così al cambiamento. Solo in questo modo saremo in grado di schierarci al fianco delle donne e aiutarle a ricostruire una maggiore fiducia in se stesse.

Lorenza Altimari