LE DONNE NELLA STORIA RACCONTATE SUI SOCIAL: @VIVIEVERYDAY E @LASETTIMA LETTERA

Le donne che ricordiamo nella storia sono pochissime, eppure la loro presenza ci deve essere stata. Come possiamo recuperarla?

Fortunatamente esistono moltissimi profili social che hanno a cuore la divulgazione degli accenti rosa celati dalla storia che ci viene raccontata nei libri, come il canale YouTube di @vivieveryday, o il profilo TikTok di @lasettimalettera.

Attraverso format leggeri, sono riuscite a conciliare informazioni storiche attendibili con l’interesse dell’audience di essere intrattenuti e divertiti, senza cadere nella pesantezza.

Ma analizziamo che taglio hanno deciso di utilizzare.

@vivieveryday racconta, in video di breve durata su YouTube, le condizioni di vita delle donne, attraversando vari periodi storici e varie popolazioni (come l’epoca romana, il Medioevo, l’epoca vittoriana o il popolo vichingo), commentandole talvolta in modo ironico, talvolta con un tono serio, ma sempre avendo successo nel passare informazioni, che potenzialmente vengono anche ricordate meglio, rispetto agli studi a memoria della materia alle superiori.

Dalla gestione del ciclo mestruale al ruolo della donna nel matrimonio, e i relativi cambiamenti nel tempo, non smette mai di affascinare, e strappare qualche risata.

@lasettimalettera, dal canto suo, si occupa della narrazione biografica di grandi donne del passato, arrivando a ricostruire l’abbigliamento delle stesse, con l’effetto di un’immersione totale, seppur di brevissima durata, nella loro storia, attraverso le loro peripezie e il limitante giudizio della società, lasciandoci giusto il tempo di affezionarci, al punto di essere orgogliosi dei traguardi da loro raggiunti.

La passione che certamente traspare dai suoi video viene facilmente trasmessa al pubblico, affiancata da un messaggio non di poco conto: non arrendersi mai in quanto donne, perché come sono numerosi i casi di successo al femminile che hanno costellato il passato, così lo sono le nostre possibilità di emergere, anche se non uomini, bianchi, o ricchi.

Le vie del mondo digitale sono certamente infinite, ma chi avrebbe mai immaginato che i social media sarebbero potuti diventare uno strumento molto potente di informazione storica, e di recupero, in ottica di inclusività, di tutta quella parte del passato dimenticata o celata, a causa di uno sguardo maschile troppo concentrato sui propri successi, o del tutto disinteressato (se non addirittura disgustato) allo studio delle donne.

Donne che parlano di altre donne, il digitale che valorizza il passato e un maggiore interesse all’inclusività sono solo alcune delle tematiche che possono interessarci in quanto studenti di comunicazione, non solo come base di creazione di contenuti, ma anche come spunto di riflessione verso una comunicazione che cambia, e della possibilità che noi abbiamo di partecipare, se non guidare, tale cambiamento.

Simona Gilardoni