D-SIDE: IL LATO DIVERSO DELLE COSE

D-Side – Il lato diverso delle cose” è un programma televisivo che parla di diversità, unicità e inclusione. Si tratta di una nuova produzione voluta da Rai Per il Sociale, la cui uscita risale al 9 marzo. A condurre, per la prima volta nella storia della televisione italiana, una donna in carrozzina, Giulia Lamarca, travel blogger trentenne il cui profilo Instagram conta 193mila followers.

Ad annunciare la nuova esperienza da conduttrice è stata proprio lei sul suo profilo social:

È stata la chiamata più surreale della mia vita, non capivo se fosse uno scherzo: mi stavano proponendo di condurre un programma inclusivo che parlasse di diversità”.

Nelle sue parole l’incredulità di chi non ha mai pensato di poter parlare di diversità davanti a una telecamera e la felicità di chi capisce che la propria esperienza – e quella di altri professionisti e non – potrà fare da esempio per tante altre persone.

Mi sono sentita parte di una nuova generazione, di un nuovo mondo, quello in cui una neomamma può lavorare, e una donna con una disabilità può condurre un programma in TV…”.

Giulia è una psicologa, ex pallavolista e tennista nonché neo-mamma. Dal 2011, a causa di un incidente in moto, è in carrozzina. Tuttavia, le difficoltà incontrate lungo il suo cammino non l’hanno fermata dal realizzare i suoi sogni. Nella bio del suo account Instagram, si rivolge ai suoi followers – o a chiunque sia atterrato sul suo profilo – ponendo una domanda: “Lo sai che l’inclusione è un valore?”. Giulia è testimone e si fa portavoce della diversità, tema che tratta con un ingrediente fondamentale: l’ironia (si guardi, ad esempio, questo reel). Il messaggio che la conduttrice vuole comunicare è che la disabilità non deve essere per forza oggetto di pietismo ma può essere anche un argomento di cui ridere.

Gli argomenti trattati nel programma sono vari: sei topic per sei puntate. Ma la cosa che più colpisce è il modo in cui queste tematiche vengono trattate, cioè per mezzo di domande provocatorie che possono suscitare risposte sorprendenti. Interviste serie ma non seriose, che “non hanno alcuna pretesa – sottolinea Giulia – di rivelare la verità assoluta o di offrire facili soluzioni”. Tanti gli ospiti che, con le loro storie, hanno il diritto, e il dovere, di dimostrare che la diversità è una risorsa da valorizzare.

Tema della prima puntata è l’identità di genere. Ne parlano Francesca Vecchioni, presidentessa di Diversity Lab, e Leonardo Santuari, influencer transgender.

Nella seconda puntata si parla invece di body positivity – in contrasto con il bodyshaming – con l’attivista e giornalista Lara Lago, la quale si definisce “orgogliosamente grassa”.

Terza tematica è quella della disabilità, che viene trattata con Arturo Mariani, calciatore, influencer e scrittore che descrive se stesso come un ragazzo “con una gamba invisibile in più”.

Il razzismo è la quarta area tematica affrontata con Aisha Coulibaly, nata da padre ivoriano e madre pugliese, la quale all’età di soli 24 anni ha deciso di ideare Mygrants, una piattaforma online che aiuta gli immigrati a trovare lavoro.

Gli stereotipi di genere, e la conseguente differenza tra uomini e donne, è il quinto tema di cui Giulia parla con Diletta Belotti, attivista e femminista, e Lorenzo Gasparrini, filosofo italiano.

Infine, il think different è l’ultimo argomento, discusso con Lara Pelagotti, psicoterapeuta che utilizza i social network per parlare di self help, psicologia e diversità a 360° gradi.

Rebecca Corcelli