ARCANE: QUANDO DA UN VIDEOGIOCO NASCE UNA SERIE TV

Miglior produzione televisione d’animazione generale, miglior regia in una produzione televisiva d’animazione, miglior storyboarding in una produzione televisiva d’animazione, miglior sceneggiatura in una produzione televisiva d’animazione: questi sono solo quattro dei nove Annie Awards vinti qualche giorno fa da Arcane, serie animata tratta dal videogioco League of Legends.

La serie, prodotta da Riot Games in collaborazione con Fortiche Productions e distribuita da Netflix, è ambientata nell’universo di League of Legends (LoL) ed ha l’intento di espanderlo approfondendo e mostrando sotto una nuova luce alcuni aspetti. Per chi non lo sapesse, LoL è un videogioco di tipo MOBA, ovvero Multiplayer Online Battle Arena, tra i più giocati al mondo. La serie però non è stata pensata per essere destinata soltanto ai giocatori del videogame, ma anzi è accessibile a chiunque, anche, e soprattutto, a coloro che mai avrebbero pensato di volersi avvicinare a un mondo di questo tipo.

La storia, i cui fatti rappresentano un prequel del videogioco, è stata divisa in tre atti e per questo motivo i nove episodi sono stati rilasciati tre a tre. Senza fare spoiler, questa stagione di Arcane si focalizza su quattro dei personaggi principali del videogioco: le sorelle Vi e Powder e gli scienziati Jayce e Viktor. La narrazione avviene in parallelo tramite entrambi i punti di vista di queste coppie di personaggi: le due sorelle vivono a Zaun, città del sottosuolo dove da bambine vengono separate a causa di alcune vicissitudini, per poi incontrarsi di nuovo alcuni anni dopo; gli scienziati invece vivono a Piltover, città del progresso che possiede tutti gli strumenti tecnologici per fare studiare come poter controllare la magia per migliorare la vita delle persone.

Insomma, che Arcane abbia superato le aspettative con il suo successo mondiale è sotto gli occhi di tutti e proprio per questo è già stata rinnovata per una seconda stagione. Sicuramente, questo trionfo è sostenuto dal fatto di poter contare su uno zoccolo duro di fan, ovvero i giocatori di LoL, videogioco che nel 2021 contava circa centottanta milioni di player attivi. Bisogna però anche dire che il possesso di una tale fanbase poteva giocare a svantaggio della serie proprio perché Riot Games ha dovuto gestire la pressione di sviluppare una narrazione all’altezza delle aspettative dei giocatori più fedeli, correndo il rischio di deluderli.

La serie è nata con un duplice obiettivo: da un lato, avvicinare al videogioco online utenti che non si erano mai interessati a League of Legends e, dall’altra invece, offrire ai player più appassionati un’ulteriore espansione dell’universo alternativo in cui giocano regolarmente. Visto il grande successo riscosso, si può dire che Arcane ha sicuramente raggiunto i suoi scopi riuscendo così, da una parte, ad appassionare nuovi spettatori che possono potenzialmente diventare giocatori di LoL e, dall’altra, a fidelizzare maggiormente tutti coloro che già erano parte di questo universo. In fin dei conti, possiamo dire che Arcane è riuscita non solo a non scontentare nessuno ma anche a fare innamorare tutti quanti.

Chiara Giaculli