Cos’è la pubblicità OOH? È quella tipologia di pubblicità che comunemente chiamiamo “pubblicità esterna”, tutti quei grandi formati che vediamo sui muri e sui palazzi delle nostre città ma anche tutte le installazioni brandizzate che attirano la nostra attenzione.
Negli ultimi anni l’OOH è stato protagonista – come tanti altri mezzi di comunicazione – di un processo di digitalizzazione, dal quale è nato il DOOH che permette di manipolare gli schermi in base alle richieste del cliente grazie ad impianti che permettono un alto tasso di engagement e di visibilità, poiché talvolta sono integrati da contenuti interattivi che attirano i consumatori e gli consentono di vivere un’esperienza di contenuto che va oltre il semplice spot televisivo.
Molto spesso si è pensato che questa tipologia di pubblicità sia fuori moda, sorpassata in gran lunga dai contenuti digitali. In realtà non è così, sono ancora molte le persone che si fermano ad ammirare i diversi siti mentre passeggiano e guidano. L’OOH non è intrusivo e permette al consumatore di scegliere, come e per quanto tempo mostrare un interesse per la pubblicità. Inoltre, il potere dell’OOH non è da sottovalutare, è immune alla banner blindness: gli annunci non possono essere ignorati.
Per far si che un messaggio pubblicitario sia efficace è necessario dare massima importanza allo storytelling, le aziende devono concentrarsi sulla storia pubblicitaria per cercare di rimanere impressi nelle menti dei consumatori. L’impianto OOH che mostra una storia interessante è un buon cliffhanger: lascia il consumatore coinvolto e interessato, desideroso di sapere cosa avverrà dopo questa prima forma di comunicazione. Un’ulteriore innovazione è data dalla creatività 3D che consente di creare immagini in movimento sugli schermi digitali di alcuni dei luoghi più importanti al mondo: Balenciaga in collaborazione con Fortnite ha già utilizzato Shady Dog (simbolo della collaborazione dei due brand) a Piccadilly Circus e a Time Square.
Non parliamo solo di storytelling ma anche di innovazione e tecnologia; i marchi, infatti, possono connettersi in maniera immediata ai consumatori che si imbattono nella pubblicità OOH arrivando a raggiugere il loro telefono cellulare: la pubblicità che hanno appena visto appare direttamente sui loro schermi. Si tratta di una novità importante che permetterà di monitorare i comportamenti del pubblico attraverso i dispositivi mobile. Un altro passo consentito dalla tecnologia è rappresentato dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale che consente di interagire con il proprio target di riferimento, profilando la persona che si interessa all’annuncio. La raccolta dei dati di profilazione diventa rilevante per i brand poiché permetterà loro di indirizzare i propri annunci a cluster specifici, aumentando così la possibilità di un’azione di acquisto da parte del consumatore intercettato.
Veronica Minardi