Molti di noi italiani non conoscevano questo irriverente e trasgressivo personaggio fino alla sua apparizione sul palco dell’Ariston, al fianco di Amadeus durante il Festival di Sanremo 2022. Drusilla Foer, alter ego di Gianluca Gori, diventa la prima co-conduttrice “en travesti” di Sanremo e incanta tutti con il suo monologo sull’unicità.
Madame Foer è un personaggio che prende vita dalla creatività del suo ideatore, l’attore, cantante, fotografo e drammaturgo toscano Gianluca Gori, che la definisce come il suo alter ego. Mentre Gori è nato a Firenze nel 1967, Drusilla è nata a Siena, ma cresciuta a Cuba, dove il padre lavorava come diplomatico. <<Provengo certamente da una famiglia privilegiata, ma ho ricevuto un’educazione antiborghese che tende all’essere liberi>>, afferma lei stessa in occasione di un’intervista televisiva.
Ha girato il mondo, tra cui tante città, come Parigi, Chicago, Bruxelles, Madrid e New York, aprendo anche un negozio di usato, il Second Hand Dru, con la stessa funzione dei vecchi salotti letterari, diventando <<un punto di ritrovo di artisti, pensatori, rock sta>>. Si è sposata due volte: la prima con un <<orrendo texano>>, la seconda con il belga Hervé Foer, da cui ha ereditato il cognome.
Durante la terza serata di Sanremo 2022, la nobildonna è stata ospite di Amadeus ed ha avuto la possibilità di farsi conoscere meglio dai numerosi spettatori del festival, nonostante le sue precedenti apparizioni televisive in The Show Must Go Off di Serena Dandini, Stafactor e CR4- Repubblica delle donne di Pietro Chiambretti.
Elegantissima e super femminile, stupisce tutti con un monologo sul tema dell’unicità. Cos’è l’unicità? È il termine sostitutivo di diversità, che per Drusilla è qualcosa di sgradevole, che ha << qualcosa di comparativo, che impone una distanza>>. Unicità è, secondo Drusilla, un termine ombrello, che raccoglie le cose belle e le cose brutte di ognuno di noi, e per accogliere la nostra unicità, dobbiamo imparare a capire come e di cosa siamo fatti ed accettarci esattamente per come siamo, iniziando a pensare << Che bellezza, tutte queste cose sono io>>. Solo così si riuscirà ad accettare l’unicità dell’altro e si eviteranno i conflitti che provocano astio.
Questi principi vengono trasmessi anche attraverso i suoi spettacoli teatrali più famosi, come Eleganzissima e Venere nemica, presentati nei principali teatri italiani.
Personaggio ironico, elegante e garbato, porta simpatia, arte e personalità. Porta il talento e rafforza la sua posizione come portavoce della meritocrazia, nonché dell’inclusività, della lotta di genere e della comunità LGBTQIA+.
Isabella Migliorati