SOCIAL PER LA PREVENZIONE: #OTTOBREROSA2021

Ottobre è il mese dedicato alla campagna mondiale di prevenzione del tumore al seno e, dal 1992 ad oggi, non sono poche le iniziative intraprese in tutto il mondo per sensibilizzare soprattutto le giovani donne su un problema così diffuso.

La Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro riporta infatti sul proprio sito dati tutt’altro che confortanti: ogni anno, a 54.976 donne italiane viene diagnosticato un tumore al seno; il 41% di esse ha un’età compresa tra 0 e 49 anni. E con l’età aumenta anche il rischio.

I fattori di rischio sono molteplici, primo tra tutti l’ereditarietà, ma anche l’obesità, il consumo di alcool…

La buona notizia è che esiste la possibilità di ridurre il rischio di ammalarsi, non soltanto assumendo stili di vita sani, ma soprattutto attraverso la prevenzione, sia aderendo ai programmi nazionali di screening, sia “fai da te”, mediante l’autopalpazione

Il Ministero della Salute riporta come l’87% delle donne, grazie a questi provvedimenti, sopravvive a 5 anni dalla diagnosi, dato accompagnato dalla tendenza della mortalità per tumore al seno a diminuire dello 0,8% annuo.

Ma ciò che più ha stupito quest’anno è stata la mobilitazione avvenuta sui social media per sensibilizzare le donne sull’argomento, attivando una vera e propria campagna “social” di prevenzione del tumore al seno, spopolata su Instagram con gli hashtag #ottobrerosa2021 e #insenoallasalute.

Influencer della salute (come @informaconfede), fondazioni di ricerca (come @airc.it e @ospedale_san_raffaele), e perfino il Ministero della Salute (che ha creato il proprio profilo ufficiale su Instagram dal nome @ministerosalute), hanno prodotto una ricca attività sui social, in particolar modo su Instagram.

Numerosi, infatti, sono stati i post elaborati ad hoc con grafici chiari, vignette rappresentative e palette roseggianti, e le stories di grande impatto pubblicate quotidianamente durante tutto il mese.

Il loro intento di creare consapevolezza sulla tematica, attraverso dati e consigli derivanti da fonti istituzionali affidabili, è stato piacevolmente seguito da una cascata di reaction, in particolare nella sezione dei commenti, la quale si è trasformata in luogo di confronto, racconti di esperienze in prima persona, generazione di domande e curiosità.

Ma non tutto è stato “rosa”. Sono state mosse, in questo senso, diverse critiche sulle mancanze relative alla gestione delle prenotazioni per le mammografie, spesso rimandate a causa della situazione pandemica, non ancora completamente risolta.

Questa possibilità di feedback immediato offerta dai social mediante le reazioni ai post dei profili istituzionali potrebbe però diventare un’ottima opportunità per il Sistema Sanitario Nazionale, per comprendere quali sono le proprie criticità e dunque quali soluzioni potrebbero essere avanzate per eliminarle.

Ciò che questa ricorrenza, forse più di altre, ha evidenziato, è l’evoluzione della comunicazione istituzionale, specialmente in tema di salute e prevenzione, verso un’integrazione con il mondo dei social media, il quale offre non solo la possibilità di raggiungere in modo più efficace persino i più giovani, ma anche occasioni continue per migliorarsi.

Simona Gilardoni