Dopo il filtro dedicato al blocco dei commenti inappropriati, Instagram fa un ulteriore passo avanti: ha infatti messo a punto una nuova funzionalità per proteggere i suoi utenti, selezionando e nascondendo i messaggi privati con contenuti offensivi.
L’evolversi del digitale ha amplificato il più generale fenomeno del bullismo, il quale ha assunto nuove forme virtuali riconducibili all’espressione inglese cyberbullismo, ossia bullismo elettronico. Tale fenomeno viene definito all’interno di una legge entrata in vigore nel 2017 come “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica […]”. Il cyberbullismo ha registrato negli ultimi anni una crescita allarmante: uno studio condotto da Save The Children ha evidenziato che tre ragazzi su dieci sono testimoni di comportamenti violenti online e il 72% di essi considera il cyberbullismo come il fenomeno sociale più pericoloso del momento. Purtroppo, però, non esiste solo il bullismo online. Un ulteriore fenomeno che si sta sempre più diffondendo sulle piattaforme digitali, soprattutto nei confronti delle celebrities e influencers, è l’hate speech. I cosiddetti discorsi d’odio possono essere definiti come qualsiasi espressione violenta o discriminatoria nei confronti di una persona o di un gruppo di persone. Tanto il cyberbullismo quanto l’hate speech – così come altri fenomeni analoghi online – hanno la caratteristica di rivolgersi ai soggetti prendendo di mira le loro caratteristiche o condizioni personali.
Instagram – che ha molto a cuore la lotta contro ogni tipo di offesa o discriminazione – sta mettendo in atto una serie di azioni finalizzate a difendere i suoi utenti da tali fenomeni, tra cui l’ultimo aggiornamento che si inserisce nel più ampio piano guidato da Adam Mosseri, amministratore delegato della piattaforma: già qualche anno fa Instagram aveva avviato una campagna anti molestie per bloccare automaticamente i commenti offensivi, mentre recentemente ha dichiarato che avrebbe iniziato a disabilitare tutti gli account degli utenti soliti a inviare messaggi contenenti insulti. Instagram è una delle applicazioni più usate al mondo, dunque ha un ruolo chiave in questa battaglia, con la responsabilità di rendere l’esperienza il più possibile sicura per i suoi utenti.
In particolare, il recente aggiornamento riguarda la sezione dei messaggi diretti: si tratta di un filtro automatizzato che eliminerà tutti i messaggi in arrivo che contengono parole, frasi ed emoji considerate offensive. La funzionalità può essere attivata o disattivata nella nuova sezione dell’applicazione denominata “parole nascoste”: spuntando tale opzione, i messaggi inappropriati verranno isolati in una cartella a parte. Qui i messaggi non sono leggibili, il loro contenuto è nascosto: si possono però aprire per segnalare gli utenti che li hanno inviati.
Tale funzione è stata messa a punto in collaborazione con alcune organizzazioni che si occupano di contrastare ogni forma di bullismo e discriminazione, ed è proprio grazie a loro che è stato possibile stilare un primo elenco di parole ed espressioni offensive. Saranno poi gli utenti a scegliere la lista di parole da bloccare, personalizzandola sulla base dei contenuti su cui si sentono più fragili e colpiti.
“Ci impegniamo a continuare la nostra lotta contro il bullismo e gli abusi online”, si legge nel lungo post che Adam Mosseri ha rilasciato sul blog ufficiale della piattaforma, dichiarando che “continueremo a lavorare […] per comprendere l’esperienza degli utenti su Instagram e capire come possiamo adeguare le nostre politiche e i nostri prodotti per proteggerli”. La cosa certa, dunque è che la battaglia di Instagram contro le discriminazioni non si ferma qui.