VIRTUAL MAKE-UP: LA NUOVA PROPOSTA DI L’ORÉAL

Fatemi indovinare: durante il lockdown avete passato le giornate in tuta, senza la piega ai capelli e rigorosamente struccate. E vi dirò di più: sono iniziati i webinar, video-call e smartworking in cui si richiede di tenere la webcam rigorosamente accesa e non vi sentite più in grado di tracciare una linea dritta con l’eyeliner.

Se i pantaloni del pigiama potete tranquillamente indossarli (tanto no, non vi vede nessuno), probabilmente non ve la sentite proprio di mostrarvi con il viso pallido e le occhiaie fin sotto i piedi. Per questo arriva in soccorso L’Oréal con i suoi make-up virtuali. Già mesi fa il brand aveva introdotto sul proprio sito la versione Try-on virtuale, che permetteva di indossare le ultime novità in fatto di make-up e colorazione capelli per vederne realisticamente l’effetto sul viso e sulla chioma: si tratta di un tool che consente di provare un nuovo look ogni volta che lo si desidera. L’Oréal però si spinge oltre e reinventa la propria strategia comunicativa coinvolgendo il proprio target attraverso una linea di make-up virtuale pensata proprio per lo smartworking e le videochiamate, considerando che il tempo trascorso online ormai supera a dismisura quello trascorso offline.

Il marchio di cosmetica ha di recente prodotto filtri disponibili su Instagram, Snapchat e Google Duo; inoltre, utilizzando il filtro tramite l’app desktop di Snap Camera, è possibile indossare il make-up virtuale durante le videochiamate su piattaforme come Google Hanghouts, Google Meet, Houseparty, Microsoft Teams, Skype, Twitch e Zoom.

Il periodo che stiamo attraversando ha certamente modificato profondamente il mercato della cosmesi, che ha registrato un calo significativo. In una situazione come questa è fondamentale che il brand trovi un modo per reinventarsi e trovi nuovi touchpoint per stimolare l’engagement. Se i filtri di L’Oréal certo non sostituiscono un vero e proprio make-up, sicuramente suscitano l’interesse dei consumatori nei confronti del brand, che molto probabilmente terranno in considerazione nel momento in cui torneranno ad acquistare prodotti di cosmetica, avendo già avuto la possibilità di testare virtualmente una vasta gamma di prodotti. L’Oréal ha inoltre incrementato la brand awareness anche attraverso Skin Genius, un servizio di Artificial Intelligence che, attraverso semplici passaggi, è in grado di fornire un’analisi personalizzata della pelle per identificare i prodotti più adatti per prendersene cura.

Non si può certo dire che L’Oréal non abbia lavorato sodo per raggiungere quel livello di fiducia necessario a fidelizzare i propri consumatori, in primis rendendo il marchio più umano e vicino ai loro bisogni reali ed intimi. A tal proposito, non a caso uno degli spot pubblicitari che hanno funzionato maggiormente è stato quello nato come video amatoriale girato da Eva Longoria, la quale si fa una tinta da sola per coprire i capelli bianchi durante il lockdown.

Non ci resta che aspettare di scoprire quale sarà la successiva mossa di L’Oréal, forse quella di creare rossetti che non lascino impronte sulla mascherina?

Melissa Casula