Che cosa distingue l’essere umano dagli animali? La parola.
La capacità di comunicare con il mondo è carattere intrinseco dell’essere umano sin dalla sua genesi: dalla necessità di far comprendere i bisogni primordiali allo sviluppo delle forme di interazione come le intendiamo oggi, questa competenza innata ha permesso all’individuo di espandersi, evolversi, sino a conquistare il globo. La comunicazione oggi pervade ogni ambito della nostra quotidianità, assumendo un’importanza rilevante soprattutto in ambito di marketing e nel conseguente sviluppo di tutte quelle tattiche finalizzate ad attrarre la domanda di mercato, tramite un’interazione sempre più acuta e sottile, utilizzata dai principali brand al fine di ponderare le esigenze dei consumatori, declinandole all’interno del proprio bundle di offerta.
Va però tenuto conto di quanto, oggi, sia complesso per un’impresa accaparrarsi porzioni sostanziose di quota di mercato, non solo a causa della feroce concorrenza all’interno dei vari settori, ma anche in quanto il consumatore stesso ha assunto connotati difficilmente comprensibili, diventando sempre più esigente, voglioso d’interazione e di coinvolgimento e, soprattutto, informato. Da ciò si desume la centralità del ruolo assunto dalla comunicazione al fine di generare un’interazione efficace con il mercato dando vita, di conseguenza, ad una forma di valore reciproco per l’impresa e per il consumatore.
Ikea appare come esempio lampante di come comunicazione e strategie di marketing siano interconnesse: nel corso del tempo, infatti, il brand è stato in grado di adeguare sempre più i suoi prodotti alle esigenze del consumatore. Ciò richiede senza dubbio la capacità di adottare un approccio customercentrico che ponga al primo posto l’ascolto delle necessità del consumatore, in quanto i prodotti Ikea sono studiati per assecondare le sue esigenze tramite l’elaborazione di un’offerta competitiva: questo significa generare un bundle percepito come desiderabile, la cui base costitutiva sia fondata su un’efficace comunicazione interna.
D’altro canto, Ikea è stata anche in grado di coinvolgere i propri clienti all’interno di un percorso accattivante (lo stesso punto vendita appare come un percorso interattivo studiato appositamente per il consumatore), oltre a fornire un servizio arricchito da un’esperienza unica: Ikea è stato il primo brand a consentire la personalizzazione ed il “self-building” dei suoi arredi. Così facendo il brand ha elaborato un’efficace proposta di valore nei confronti del consumatore, spingendolo all’interno del punto di vendita non solo al fine di acquistare l’arredo perfetto per “sentirsi a casa”, ma anche per divertirsi con la famiglia a montare i mobili direttamente presso il proprio domicilio. Ikea ha quindi combinato un’efficace comunicazione interna con un’eccellente comunicazione esterna, centrando le esigenze del consumatore attraverso un servizio unico e di qualità.
Tramite il suo esempio, il brand ha guidato intere generazioni di consumatori verso una nuova concezione di servizio, di definizione identitaria anche all’interno di mura apparentemente fredde e statiche, donando loro dinamismo, creatività, vita, attraverso una comunicazione esperienziale che ha saputo comprendere i reali bisogni delle persone ponendoli in bella vista, corredati da design innovativi e dal gusto distintivo.
Martina Allegri