Panama Papers, il cui titolo originale è The Laundromat, è il film basato sul libro Secrecy World redatto dal giornalista Jake Bernstein. Il film, diretto da Steven Soderbergh, tratta lo scandalo finanziario noto come “panama papers”.
Il film è formato da un fantastico cast: Meryl Streep interpreta Ellen Martin, una donna rimasta vittima di frode. Gary Oldman e Antonio Banderas invece interpretano la coppia di avvocati Jürgen Mossack e Ramón Fonseca, fondatori della omonima società Mossack Fonseca.
Ellen Martin si trova con il marito in vacanza sul Lake George per festeggiare il loro quarantesimo anniversario di matrimonio. Tuttavia la coppia è vittima di uno sfortunato incidente durante una crociera sul lago: Ellen, infatti, rimane vedova. Da quel momento la donna scoprirà di non poter ottenere nessun risarcimento, perché vittima di una frode assicurativa. La scoperta di una serie di assicurazioni fittizie la porterà a indagare sulla Mossack Fonseca, società con sede a Panama, che gestisce più di 240 mila società offshore. Ellen, con le sue indagini, porterà alla luce un vero e proprio vaso di Pandora.
Quella che può sembrare una storia come tante altre si rivela, in realtà, tutt’altro che scontata. Innanzitutto Panama Papers è un film che riporta la storia vera della diffusione, nel 2015, di un fascicolo contenente 11,5 milioni di documenti riservati, che ha scatenato una vera e propria bomba finanziaria a livello mondiale.
Inoltre, la scelta di un tema “caldo” e la modalità narrativa adottata creano un mix del tutto vincente: Soderbergh decide di infrangere i classici schemi cinematografici e rompere ogni finzione scenica. La narrazione sembra procedere per atti, i nuclei narrativi sembrano di per sé slegati, privi di un apparente legame. A condurre i fili dell’intreccio – come due abili marionettisti – c’è la coppia narrante composta da Oldman e Banderas.
Inoltre, l’attenta caratterizzazione dei personaggi serve a rappresentare le due facce di una stessa medaglia. Da una parte, Ellen, personifica tutti quei cittadini che sono state vittime inconsapevoli di frodi sapientemente architettate da un sistema finanziario sempre più corrotto e senza scrupoli. Dall’altra, la coppia Mossack e Fonseca, rappresenta proprio quel mondo.
Il ritmo della storia scorre veloce, fluido e raggiunge il suo apice nel colpo di scena finale, in cui Meryl Streep smette di indossare i panni di Ellen Mirren, infrange la quarta parte e lascia spazio a un atto di contestazione vero e proprio.
Infatti Panama Papers vuole essere un film di denuncia sia contro tutte quelle società che operano ai limiti della legalità, beneficiando di conti offshore, fondazioni e trust sia contro la società attuale, sempre più sedotta dalla voce incantatrice della ricchezza.
Per citare le parole dello storico saggista Yuval Noah Harari: «Ciascuno vuole il denaro perché anche tutti gli altri, comunque, lo vogliono». Ed è proprio quello che Soderbergh ha rappresentato in Panama Papers.
Giulia Nevi