USCIRE DA UN SUPERMERCATO SENZA PAGARE? ORA PUOI

Uscire da un supermercato senza pagare? Se fino ad ora saresti stato un ladro, con Amazon puoi farlo. O meglio, puoi uscire con la spesa evitando le code alle casse. È questa l’idea su cui si basa il rivoluzionario progetto di Jeff Bezos, dal nome Amazon Go

Si tratta di un piccolo punto vendita ultratecnologico dove l’unico sforzo che deve compiere il cliente è identificarsi all’entrata attraverso un codice personale generato dall’app Amazon, dopo di che egli è libero di muoversi nello store in totale libertà. Il supermercato, che si basa sullo sfruttamento di machine learningintelligenza artificiale, è infatti dotato di un complesso sistema di telecamere poste sui soffitti che identificano e seguono il cliente in ogni suo spostamento, a cui si aggiungono potentissimi sensori sugli scaffali che rilevano variazioni di peso, registrando i prodotti scelti sul conto Amazon del cliente, addebitati non appena egli lascia il supermercato. Il grande vantaggio concretizzato è quello di evitare le code alle casse, andando incontro alle esigenze di quanti hanno sempre meno tempo e voglia di “perder tempo” al supermercato o evitare contatti fisici (chissà quale successo avrebbe avuto in Italia in questo periodo di panico da Coronavirus).

Affinché il progetto risultasse vincente, è stato necessario affinare le tecnologie e renderle sempre più potenti, facendo in modo che riuscissero a gestire grandi flussi di persone, a distinguere individui con aspetti simili, a stornare un prodotto dal conto se riposizionato sullo scaffale e finanche a rilevare gli articoli riposizionati in un punto diverso dello scaffale. Rendere tutto questo possibile non è stato semplice, infatti ne sono derivati ritardi sulle tabelle di marcia e intensivi stress test, che hanno coinvolto prime fra tutte le famiglie degli stessi dipendenti Amazon. 

Inoltre, era ben evidente che tali sforzi non sarebbero rimasti un caso isolato e l’apertura del primo Amazon Go Grocery, a Seattle come per Amazon Go, conferma che i sospetti erano ben fondati. Infatti, dopo due anni dalla prima apertura, è stato inaugurato un locale di 900 metri quadrati, dove le tecnologie di machine learning e computer vision precedentemente sperimentate, vengono sfruttate per vendere cinquemila prodotti, dalla frutta alla carne. Risulta inevitabile chiedersi se questo sistema sarà replicato sull’intera catena Whole Foods che il colosso americano dell’e-commerce ha acquistato per 14 miliardi di dollari. 

Tuttavia, non si possono trascurare le innumerevoli implicazioni che questa innovazione comporta, prima fra tutte quella del lavoro: al momento, Amazon afferma di aver assunto diverse dozzine di impiegati, che continueranno ad essere presenti nei supermercati, ma con un ruolo diverso rispetto alla tradizionale postazione della cassa. Sempre più peso assume la questione della privacy, in quanto verranno immagazzinati un’infinità di dati relativi alle preferenze degli utenti oltre che ai loro comportamenti, ai loro movimenti, ai tempi di esitazione e decisione davanti allo scaffale, solo per citarne alcuni. Ma questo sarà inevitabile, d’altronde in un supermercato qualcuno deve pur conoscerti e se non sarà più il cassiere, allora sarà l’occhio della telecamera. 

Anna Angona