ARTE E CULTURA DIGITAL NELL’APP DI GOOGLE

Chiedete a più persone se conoscono l’applicazione Google Arts and Culture. La risposta che riceverete è probabilmente negativa, il che è un vero peccato. 

Infatti, nonostante sia stata lanciata dal Google Cultural Institute nel 2011, è purtroppo poco famosa. Eppure si tratta di un progetto interessante e meritevole di attenzione, frutto di  precedenti idee e sperimentazioni. 

L’app, disponibile per iOS e Android, è una chicca per tutti gli appassionati di cultura e arte, alla continua ricerca di stimoli, ma anche per le stesse istituzioni culturali, per farsi conoscere in modo alternativo da una audience globale. È possibile visualizzare i contenuti nella lingua desiderata e a tal proposito voglio spezzare una lancia nei confronti della traduzione di Google, che tutti sappiamo non essere il massimo. La traduzione è invece ben fatta ed affidabile, parola di laureata in lingue! 

Nella homepage sono raggruppati tutti i contenuti editoriali, che si possono vedere anche nelle specifiche sezioni dedicate nel menù in alto. Vi sono gli articoli in primo piano, i più nuovi e quelli in tendenza. 

Ci si può immergere in un’opera d’arte, ovvero analizzarne da vicino i dettagli (tutte le immagini sono in ultra HD). Numerosi sono gli approfondimenti proposti: biografie di artisti, invenzioni, design, eventi e personaggi storici, curiosità sulla cultura di un popolo, di una comunità o di una precisa località geografica. 

L’app è famosa per la possibilità di fare delle visite virtuali basate sul principio di street view, sempre sviluppato da Google. Questa funzione permette di realizzare dei tour di monumenti, templi e teatri in giro per il mondo, ma anche di visitare alcuni musei. Sono infatti presenti intere collezioni dai musei più prestigiosi del mondo, per citarne alcuni gli Uffizi, il MET di New York, il Tate Britain, il Van Gogh Museum o l’Hermitage di San Pietroburgo. 

È  possibile filtrare le ricerche per argomento, per periodo storico, artista, mezzo  espressivo o movimento culturale. Il bello di Google Arts and Culture è che permette di alimentare la fama dei contenuti rinomati, ma anche di fare scoprire realtà poco famose. 

La sezione “esplora” inoltre, in base alla propria geo localizzazione, suggerisce attrazioni culturali vicine alla nostra posizione; nel proprio profilo è possibile salvare i preferiti e creare delle gallerie personali. “Esperimenti” è una parte dedicata ad articoli che esplicitano il dialogo tra cultura, scienza e tecnologia, e dove è possibile provare concretamente piccoli esperimenti proposti e creati dagli sviluppatori.

Infine, presenta anche delle funzioni più giocose e simpatiche. Per esempio, scattandosi un selfie è possibile scoprire se esiste un dipinto a cui assomigliamo, oppure si può cercare un’opera d’arte sulla base cromatica, ovvero a seconda della palette di colori. 

Per concludere, Google Arts and Culture è un’applicazione attraente, i cui contenuti si estendono, si ampliano e coinvolgono il fruitore in un mondo culturale e digitale tutto da scoprire! 

Isabella Cristina Pagani