CO-DESIGN: ECCO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Che cos’è il Co-design: definito anche design partecipativo o co-progettazione, consiste nel coinvolgimento di più portatori di interesse, o stakeholder, nella fase di generazione di idee e di progettazione di un determinato concept, un prodotto o un servizio, con lo scopo di collaborare tenendo a mente i bisogni di tutti e definire collettivamente le linee guida di un progetto.

L’obiettivo iniziale è strutturare un insieme di attività in modo tale da sollecitare l’interesse e la partecipazione ad un workshop da parte dei partecipanti, trasformando essi in co-autori del progetto. In questo modo, allo stesso tavolo lavoreranno persone con competenze differenti, ma attraverso il co-design potranno allineare le loro idee attorno ad un obiettivo comune con lo scopo di definire alcuni criteri che influenzeranno gli sviluppi futuri del progetto.

L’origine del co-design è da attribuirsi ai Paesi Scandinavi dove, negli anni 60’, i sindacati si battevano per i diritti dei lavoratori consistenti nella progettazione dei sistemi IT che avevano un impatto fondamentale nel loro lavoro, in quello che venne definito il “design cooperativo”.

Negli anni 70’ il termine si sposta negli Stati Uniti ed assume una nuova terminologia, diventando “design partecipativo”: esso risponde alla necessità di coinvolgere gli utenti finali nella ricerca, una pratica che guadagna via via sempre più consensi.

Negli anni 80 l’approccio viene ripreso anche da altri settori e Donald Norman pubblica il suo famoso libro “Design of Everyday Things” nel quale conia il termine “user-centered design” e segna così il passaggio ad una mentalità progettuale focalizzata su sistemi olistici e bisogni umani.

Il termine si evolve successivamente in “human-centered design” e in Design Thinking più in generale.

Ma come funziona il Co-design? Esso si svolge principalmente sotto forma di workshop in un ambiente informale. La tecnica utilizzata, con il supporto di alcuni facilitatori, è quella del brainstorming; i partecipanti si confrontano e fanno emergere opinioni e idee tramite alcune tecniche di Design Thinking.

È importante definire e chiarire prima di iniziare l’obiettivo della sessione di Co-design per facilitare la comprensione degli esercizi e per poter guidare i partecipanti nel processo di co-creazione

Lo spazio di lavoro: è fondamentale scegliere spazi stimolanti e accoglienti per creare un ambiente di lavoro che sia adeguato a tutte le attività. Spazi ampi e luminosi con tavoli di lavoro grandi e muri lasciati appositamente liberi per appendere canvas, informazioni, post-it che facilitano lo svolgimento dell’incontro.

Davide Luisi