L’italia avrà una base missilistica tutta per sé. Virgin Galactic ha infatti da poco annunciato la partnership con due società aerospaziali per collaborare a lanci nello spazio dalla nostra penisola.
L’accordo siglato ha valore per i prossimi due anni: le firmatarie sono SITAEL e ALTEC, di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana e Thale Alenia Space riguarda: destinato a fare da suolo di lancio è lo spazio porto di Grottaglie in provincia di Taranto, in Puglia. Lo spazio porto, potrà essere utilizzato dai privati il cui campo di interesse sono i viaggi spaziali per questioni di business, oppure da soggetti di diverso tipo (tra cui proprio L’agenzia Spaziale Italiana) per ricerca scientifica.
Un immenso onore per la regione pugliese che da un lato manterrà la sua nomea di meta turistica, ma dall’altro aprirà a possibili sviluppi in campo scientifico, pertanto l’ENAC ha designato lo spazio porto di Grottaglie-Taranto come sede futura per il lancio di veicoli spaziali in Italia. Il quartier generale di Virgin Galactic rimarrà operativo a Spaceport America nel New Mexico.
In una nota si è espresso anche il fondatore di Virgin Group, Sir. Richard Branson che ha così ricordato: “Questa partnership potrebbe vedere Virgin Galactic lanciare per la prima volta una persona dal suolo italiano – e di fatto da qualsiasi territorio europeo”.
Virgin Galactic è di proprietà di Virgin Group e Aabar Investments PJS. Ci sono anche due compagnie gemelle, Virgin Orbit, che si concentra sul lancio di piccoli satelliti nello spazio usando il suo lancio orbitale LauncherOne e il suo braccio di produzione, The Spaceship Company.
Virgin Galactic sta testando un sistema di lancio spaziale riutilizzabile. SpaceShipTwo e il suo vettore aereo, WhiteKnightTwo, sono prodotti e testati a Mojave, in California da The Spaceship Company. Negli ultimi mesi Virgin Galactic ha effettuato due voli di prova con SpaceShipTwo, la nave spaziale per passeggeri, che un giorno potrebbe portare i turisti ai margini dello spazio, e chissà, un giorno i turisti in visita in Puglia potranno concedersi un soggiorno “spaziale”.
Davide Luisi