THE END OF THE F***ING WORLD: UNA STORIA D’AMORE ATIPICA

Tutti noi viviamo la “fine del mondo” in modo bizzarro. Può essere l’attimo in cui si concretizza la rottura di una famiglia, la morte del proprio animale domestico, la fine di una storia d’amore. Fine del mondo è però, prima di tutto: sconvolgimento, confusione, destabilizzazione, rottura. Ma non è una fine del mondo anche il passaggio dall’adolescenza all’età adulta? The End of the F***ing World , la nuova serie britannica di Netflix, vuole raccontarci lo sconvolgimento dei giovani adolescenti.

La serie sembra avere, ancora una volta, tutte le carte per stravincere. The End of the F***ing World è arrivata sul piccolo schermo il 5 gennaio 2018, ed ha tutte le intenzioni di diventare un grande. E’ qualcosa di veramente ribelle, fuori dallo schema tradizionale, con caratteri schizofrenici. Quello che salta agli occhi guardando già la prima puntata è la rottura rabbiosa che separa i minori dagli adulti, due mondi così vicini da sembrare così lontani, irragiungibili. Se state pensando a 13 Reasons why, state sbagliando di grosso: la frattura di The End of the F***ing World è una ferita ancora aperta.

La storia è incentrata sulla coppia, James e Alyssa. Una coppia di giovani adolescenti tormentati, ribelli, una coppia legata da traumi infantili da ferite non ancora guarite. Ma fidatevi, non sono i personaggi peggiori del film. Dopo un primo episodio tutto in negativo, i due risaltano in positivo anche grazie agli incontri ripetuti con personaggi più tremendi di loro. Due personalità che, quando si incontrano risultano compatibili proprio perché provenienti dai margini più estremi della società. La rottura, di cui vi parlavo prima, fra i due universi è sempre più evidente nel finale di stagione, quando uno dei protagonisti passa alla maggiore età. Non sembra essere questa però la fine del mondo citata nel titolo.

Non si tratta di una promessa, ma di qualcosa già avvenuto e realizzato. James ha addosso le conseguenze di un trauma personale che lo ha portato a sviluppare un istinto violento che sfoga sugli animali e che impegna nel piano dell’omicidio della sua nuova amica Alyssa, che è in fuga da un contesto familiare che non la fa sentire inclusa. In The End of the F***ing World ci si concentra su come gli sbagli dei grandi ricadano inevitabilmente sui più giovani, vittime delle azioni dei propri genitori e depositari inconsapevoli delle loro frustrazioni e fallimenti. Entrambi quindi cercheranno di allontanarsi da casa. Il loro sarà un viaggio di formazione violento ma straordinario.

La serie non punta al realismo perché la storia è piena di situazioni esagerate e personaggi disfunzionali, riscattati in parte da punte di bontà occasionali. Si vede l’attaccamento della scrittura a James e Alyssa, che sono tanto amati dagli autori da portare gli spettatori ad empatizzare con i due. Al termine delle otto puntate rimane una storia di liberazione e rifiuto, oltre che una storia d’amore atipica ma coerente.

La fine del mondo arriva con la convinzione che, diventando adulti, le cose vadano meglio. La fine del mondo, però, arriva anche quando si capisce che probabilmente non sarà così. Netflix ci stupisce ancora!

Gabriella Cassarisi

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