Gianluca Guzzo a lezione

MYmovies: un successo tutto italiano

“Cinemino?” Proporrebbe l’Imbruttito di turno alla sua compagnia e, puntualmente, andrebbe su MYmovies alla ricerca dei film “Oggi al Cinema” , e, infine, darebbe un’occhiata al MYmometro, giusto per confermare la sua scelta.

Storia di tutti giorni, a partire dal 2000, alba del digitale, quando il sito imitava ancora il formato dei giornali cartacei e si proponeva di raccogliere l’eredità del leggendario Dizionario dei Film Morandini, con un pizzico di modernità in più. A raccontarci  del recente passato e del luminosissimo presente di MYmovies è l’AD Gianluca Guzzo , il primo e attesissimo supertestimonial del secondo semestre di MeSch.

Il segreto per diventare vincenti e sopravvivere con successo ai molti siti affini&non, come l’ormai defunto 35mm? L’intuizione nel cambiamento. Nel 2004 MYmovies coglie tutte le potenzialità del modello Google e della scrittura web, lanciando un sito finalmente semplice da consultare, davvero a portata di click. E poco importa se  alle schizzinose grandi firme del tempo le home page destinate al singolo cinema sembravano un po’ “tutte uguali”.  Come il dottor Guzzo ha ricordato nella nostra CIMO Intervista, il suo sito ha saputo rispondere al meglio anche alla seconda grande rivoluzione del digital, l’avvento dei social, a partire da Facebook, passando per TwitterInstagram, i più accaniti rivali di Google. Poco più di due settimane fa, il re dei motori di ricerca, nel tentativo di mantenere il suo primato, ha lanciato AMP, le pagine sempre più veloci. C’è da chiedersi quali saranno gli sviluppi di questa guerra tra titani per il controllo dei dati.    

Insomma, da quell’ormai lontanissimo 2000 ne è passata di acqua sotto i ponti, visto lo straordinario  successo ottenuto.  Le prove? Solo per citarne alcune,  basterebbe ricordare la coproduzione di Louisiana di Roberto Minervini, in concorso a Cannes nella sezione Un Certain Regard. O ancora, la partnership per il lancio in Italia del gigante Netflix, che, attentissimo ai numeri, ha deciso di sfruttare la brand reputation di MYmovies, la più forte in Italia. Non più banner pubblicitari a intasare il sito, bensì un progetto editoriale concreto: MYmovies recensisce Netflix, dedicandogli un’apposita sezione, news e  schede di presentazione dedicate alle nuove serie tv. Per non parlare, poi, del lavoro di comunicazione svolto con Lo chiamavano Jeeg Robot, un azzardo per il nostro cinema, poco avvezzo a film sui supereroi: la scelta è stata quella di un personaggio non del tutto convinto dei suoi poteri, sicuramente lontana dalle campagne made in USA.

Se fossi in voi, non mi perderei neanche un passo di questo gigantesco Davide tutto italiano. #CIMOlovesCINEMA #StayinCIMO