Chiara Fontana, nostra nuova CIMOreporter, ha fatto una bella riflessione su un nuovo canale TV. Dateci Un’occhiata!
“Alcuni sostengono che la realtà sia dominata dai numeri, altri invece affidano tutto al caso. Ed è per una coincidenza – o per un destino molto abile nel marketing – che il 27 febbraio, sul canale 27 del digitale terrestre, è nata una nuova stella del panorama televisivo italiano: Paramount Channel. Il canale, che richiama l’omonima major del cinema americano, sbarca nel nostro paese conquistando una posizione di rilievo nell’immenso mare dell’offerta tv in chiaro, scalzando SkyTg24, che slitta al canale 50. Ed è sempre per un caso che entrambi i canali vadano a posizionarsi proprio tra i due giganti televisivi Rai e Mediaset: Rai Movie e Iris da una parte, RaiNews24 e Tgcom24 dall’altra.
Coincidenze a parte, Paramount Channel ha una missione ben radicata nel suo dna: raccontare storie. Si va dalle serie tv ai film culto che hanno fatto la storia del cinema, senza escludere miniserie storiche e produzioni originali, il tutto per il 50% a marchio Paramount, e per il restante di produzione di etichette indipendenti. A differenza degli altri stati in cui è presente – 10 in totale – l’intenzione è quella di offrire una proposta unica, con contenuti e talent show ad hoc cuciti sull’inimitabile stile delle produzioni italiane.
La programmazione ha una scansione settimanale e offre agli spettatori un palinsesto personalizzatoper ogni esigenza: il lunedì è il giorno dei blockbuster, il giovedì si dà spazio alle serie tv, mentre il venerdì inizia la chiusura della settimana con le più divertenti commedie, che si conclude con maratone tematiche – come è successo con il “Weekend da Oscar” concluso da qualche settimana.
La scelta di approdare sul digitale terrestre, con un’offerta di elevata qualità del tutto gratuita, può sembrare un azzardo. Del resto, la partita dell’intrattenimento cinematografico mainstream è stata finora prerogativa di scontro sul terreno della pay-tv, dove la corsa agli accordi di esclusiva con le principali case cinematografiche è all’ordine del giorno. Paramount Channel riabilita dunque il ruolo del digitale terrestre in questa sfida, e ancora una volta i numeri sembrerebbero stare dalla sua parte: come ha affermato il VP Editorial Content Sergio Del Prete, «1 italiano su 3 ha dichiarato di guardare un film al giorno, e il 75% lo fa attraverso la tv, proprio sul digitale terrestre». La scelta di questo posizionamento sembra peraltro essere in linea con la strategia di Sky, che, a seguito del processo di espansione verso la free tv, oggi conta ben tre canali (Cielo, SkyTg24 e Tv8, fresco di acquisizione). Paramount Channel potrebbe inoltre rappresentare una minaccia anche per i new comer di streaming online, quali Netflix, Infinity e la Smart Tv di Tim, che potrebbero subire il colpo e perdere qualche abbonato.
Questa è l’ennesima prova che dimostra quanto il mercato televisivo italiano sia ancora in costante fermento. Un mercato che, nell’arco di un decennio, è passato da una placida stabilità, identificabile in pochi player e la standardizzazione di un’offerta sostanzialmente generalista, ad un livello di complessità inarrestabile.
I telespettatori di oggi si trovano di fronte a un’offerta resa potenzialmente illimitata dalla rete senza confini di internet, dove anche uno smartphone può trasformarsi in una televisione pronta all’uso. Portabilità, interattività e fruizione multipiattaforma: è questa l’identità della tv di nuova generazione, che se prima si estendeva verticalmente, con un’unica rete e tanti canali, ora si espande orizzontalmente, con gli stessi contenuti su più device. Paramount Channel è l’ultimo esempio della sperimentazione incessante che interessa il mercato, che ha già provveduto a creare il suo network di piattaforme: non solo un canale sul digitale terrestre, ma anche un sito web, dove è possibile rivedere i film della settimana in streaming, account social su Facebook e Twitter, e, in vista dell’estate, un’app.
Se da una parte il nuovo canale sembra dunque avere i numeri giusti, dall’altra si apre però la necessità imperativa di un posizionamento distintivo rispetto ai suoi diretti competitor sul digitale terrestre. Ci si chiede infatti se Paramount Channel non finisca per diventare una copia sbiadita dei già affermati Rai Movie e Iris, figurandosi come l’ennesima tappa dello zapping quotidiano dei telespettatori. A prima vista, si riscontrano infatti numerose analogie con i concorrenti, a cominciare proprio dal palinsesto e dai contenuti. Tutti e tre si propongono come canali tematici dedicati ai grandi film, con approfondimenti tematici e i riflettori puntati sui principali eventi cinematografici dell’anno, per guadagnarsi un posto in prima fila tra i cinefili italiani. Paramount Channel ha fatto intendere fin da subito di voler assumere un ruolo mainstream, puntando a conquistare la fascia tra i 25 e i 54enni, un’audience più giovane e più vasta rispetto a quella dei due competitor, che si rivolgono per lo più a un pubblico adulto e maturo. La sua prima mossa in questa direzione è stata quella di trasmettere la serie Fear the Walking Dead, spin-off della serie televisiva The Walking Dead, seguitissima dai giovani. Ma basterà per ottenere un posizionamento distintivo? Per il momento, la fama del suo logo – conosciuto da 9 italiani su 10 – e la capacità di comunicare con un linguaggio iconico fortemente improntato all’innovazione, oltre che quell’intrigante fascino da red carpet, fanno di questo nuovo player una scommessa aperta e interessante. Aspettiamo solo di vedere se, scendendo in campo con il numero 27, riuscirà a segnare questo goal.”
(Chiara Fontana – CIMOreporter)