My branding, my storytelling: Chiara de Stefano

Mi chiamo Chiara de Stefano, ho 25 anni e sono una laureanda del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione per l’Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse, profilo Marketing per i Media e le Imprese Creative.

Le mie più grandi passioni sono la letteratura e il cinema e nel tempo libero mi piace scrivere, leggere e andare al teatro. Di recente sto approfondendo alcuni testi teatrali e, per questo motivo, ho deciso di candidarmi al ruolo di supporto alla Comunicazione per il CIT Centro di Cultura e Iniziativa Teatrale “Mario Apollonio” dell’Università. Questa esperienza, che si è rivelata estremamente formativa e arricchente, mi ha permesso di occuparmi della comunicazione e della gestione dei social media del centro e di acquisire competenze preziose, sviluppando  una maggiore consapevolezza delle dinamiche del settore culturale e istituzionale.

Gestire la comunicazione e i social media del CIT da novembre a maggio è stata una sfida entusiasmante: ho imparato a creare contenuti accattivanti, a gestire la community online e a promuovere gli eventi organizzati dal centro. Uno degli aspetti più importanti è stato imparare a sviluppare una programmazione editoriale efficace. Pianificare i contenuti con anticipo mi ha permesso di mantenere una presenza costante sui social media e di assicurare che ogni evento ricevesse la giusta visibilità. La programmazione editoriale non è stata solo una questione di calendario, ma anche di strategia: ho dovuto pensare a quali contenuti potessero coinvolgere di più il nostro pubblico, quali fossero i momenti migliori per pubblicarli e come adattare il nostro messaggio a diverse piattaforme, da Facebook a Instagram.

In particolare, mi sono occupata di gestire e pagine Instagram e Facebook di CIT e Festival Thauma e la pagina Facebook del Corso di alta formazione – Teatro sociale e di comunità. Per la pagina del Festival Thauma mi sono messa alla prova con la scrittura di una rubrica sulla figura di Ifigenia, rispolverando alcune conoscenze del liceo e imparando molto di più sull’argomento, senza dimenticare la dimensione transmediale. Ho curato anche la comunicazione del Festival durante le date di svolgimento, ossia dal 17 al 19 aprile 2024.

Un altro aspetto cruciale di questa Attività Altamente Formativa è stato imparare a rispettare le tempistiche. La gestione di un calendario editoriale richiede precisione e puntualità: ogni post, ogni annuncio e ogni promozione dovevano essere pubblicati nel momento giusto per massimizzarne l’impatto. Questo mi ha insegnato a essere più organizzata e a gestire il mio tempo in modo più efficace. Inoltre, ho sperimentato nuove e originali forme comunicative che hanno coinvolto attivamente chi lavora per questa bellissima realtà (come la rubrica “Protagonisti CIT” e alcuni reel di promozione di master universitari o convegni internazionali).

Grazie alla flessibilità dello smart working, sono riuscita a lavorare da remoto durante la mia esperienza IMACS in Svezia e a conciliare la mia vita di studentessa all’estero e di stagista. Ho avuto la possibilità di svolgere degli incontri per verificare il lavoro con la Dott.ssa Riechlin, sia in presenza (quando sono tornata a Milano da febbraio a maggio) che a distanza (da novembre a gennaio).

Nel periodo d’inserimento ho avuto il supporto della precedente stagista che mi ha inviato tutto il materiale di cui avrei avuto bisogno per lavorare. Prima di iniziare ho svolto un incontro con la Dott.ssa Riechlin e le Proff. Carpani e Guerinoni che mi hanno illustrato gli obiettivi e la mission del CIT. Mi è stata poi spiegata la modalità di comunicazione che, essendo istituzionale, necessita di particolari accorgimenti e sono stata seguita con molta professionalità e cordialità per tutta la durata della mia esperienza, contraddistinta, grazie a loro, dall’ascolto, dal confronto e dalla collaborazione continua.

L’attività svolta presso il CIT “Mario Apollonio” è stata, per me, estremamente positiva. Ho avuto l’opportunità di crescere professionalmente, di acquisire nuove competenze e di comprendere meglio il funzionamento della comunicazione istituzionale. Lavorare sulla programmazione editoriale, imparare a rispettare le tempistiche e sfruttare le opportunità offerte dallo smart working sono stati elementi chiave che hanno contribuito alla mia formazione. Ringrazio il CIT per questa straordinaria opportunità e spero di poter mettere in pratica tutto ciò che ho imparato in future esperienze professionali.

Consiglio alle mie colleghe e ai miei colleghi di intraprendere questo percorso e di mettersi sempre alla prova con proattività e curiosità: il CIT vi aspetta!

Chiara de Stefano