POLITICA ONLINE: IL CASO MATTEO SALVINI

In un’epoca in cui l’immagine è diventata sempre più importante nella comunicazione politica, il self branding si è trasformato in un’arma fondamentale per i politici in cerca di consenso.

In questo articolo proveremo ad esplorare il legame tra il contesto politico e il self branding attraverso un esempio concreto che mostrerà come quest’ultimo possa essere una strategia efficace per conquistare il consenso dei cittadini.

Più nel dettaglio, analizzeremo il modo di comunicare di Matteo Salvini, che ha costruito la propria immagine politica attraverso una strategia di self branding molto efficace.

Il caso Matteo Salvini

Il leader della Lega ha utilizzato i social media, in particolare Twitter e Facebook, per promuovere la sua immagine di politico vicino al popolo e in sintonia con le preoccupazioni degli italiani. In particolare, ha utilizzato la sua pagina Facebook per condividere notizie, opinioni e fotografie di sé stesso, mostrandosi come un politico attivo e vicino alla gente.

Andiamo però a scoprire più da vicino le strategie comunicative utilizzate da Salvini, ritenuto da molti il politico italiano più esposto e presente a livello mediatico.

ToV

In primis, possiamo dire che Salvini ha senz’altro saputo utilizzare il suo stile comunicativo diretto e franco per creare un forte legame emotivo con i suoi sostenitori. Egli ha saputo parlare ai cittadini comuni utilizzando un linguaggio semplice e diretto, senza troppi tecnicismi difficili da comprendere.

Self branding online

Salvini ha saputo creare un’immagine di sé stesso come leader forte e deciso, capace di affrontare i problemi con determinazione. Ha infatti utilizzato la sua immagine pubblica per promuovere idee come la difesa dei confini nazionali e la lotta contro l’immigrazione clandestina, attirando l’attenzione dei media e dei cittadini.

Pensiero strategico

Alcuni esperti di marketing sostengono che la strategia di Salvini sia fondata su contenuti e messaggi negativi o controversi, modalità tipica per attirare l’attenzione e coinvolgere emotivamente il pubblico. 

Quella di Matteo Salvini è sicuramente una presenza online ben pianificata e gestita, grazie anche ad un team di professionisti del marketing, della comunicazione e della strategia politica che lavorano dietro le quinte. Oggi Salvini è popolarissimo sui canali social: su Facebook conta oltre 5 milioni di fan mentre sono oltre 2 milioni quelli su Instagram.

Tuttavia, è importante considerare che, nonostante la strategia di self branding del principale esponente della Lega gli abbia assicurato un forte seguito politico, essa può potenzialmente portare anche ad alcuni rischi come un’eccessiva personalizzazione, polarizzazione e dipendenza a cui i social media stessi espongono.   

Personalizzazione

Quando un politico costruisce la sua immagine pubblica in modo così forte, c’è il rischio che l’attenzione dei media e dei cittadini si concentrino troppo sulla persona anziché sulle sue idee e proposte politiche.

Polarizzazione

In aggiunta, un altro rischio è quello di creare una polarizzazione eccessiva della società. Se una campagna di comunicazione politica si basa infatti su temi divisivi, come l’immigrazione o la sicurezza, questo può portare a una polarizzazione eccessiva dell’opinione pubblica con l’aumento di tensioni sociali e conflitti tra i sostenitori e gli oppositori del politico in questione.

Dipendenza

Da ultimo, c’è il rischio di diventare dipendenti dai social media e di perdere la capacità di raggiungere e coinvolgere gli elettori in altri modi, come per esempio attraverso i mezzi di comunicazione tradizionali.

Khrystyna Kostiv