INFLUENCER: IL FRAGILE CONFINE TRA REALTA’ E FINZIONE

La figura degli influencer ha assunto negli ultimi anni un ruolo centrale nel determinare le dinamiche e la portata economica dei social media. Sono sempre più numerosi e sempre più diversificati e ognuno di loro, a loro modo, ci racconta la loro vita: sì, ma quale vita?

Ogni giorno gli influencer popolano i social media di contenuti come post, stories, dirette, reel etc. La natura di questi contenuti è vastissima e altamente diversificata, poiché ognuno di essi condivide a suo modo il proprio mondo con la propria community. Dovessimo dividere il mondo delle influencer in due macrocategorie, potremmo farlo tracciando una distinzione tra influencer che pubblicano contenuti di tipo aspirazionale e influencer che pubblicano contenuti che potremmo definire di iperrealismo. In entrambi i casi si pone però, la stessa domanda: qual è il livello di autenticità di quei contenuti? Cosa c’è di reale e cosa invece, di finzionale? 

Nel caso di contenuti altamente aspirazionali, come possiamo trovare in un feed che ha come fil rouge il racconto di un certo lifestyle, di una famiglia perfetta, di lusso e bellezza, il sospetto che buona parte di quello che viene mostrato sia costruita a fini commerciali e/o personali, sorge facilmente; ma cosa dire invece, dei casi in cui gli influencer adottano la strategia opposta? 

Un’evidente tendenza che si sta affermando sempre più è quella antitetica rispetto alla tipologia di contenuti di cui si è fatto qui sopra cenno: si è passati dal porsi come esempi vincenti da seguire, all’esporsi per quello che si è, condividendo i problemi di tutti i giorni, mostrandosi struccati, spettinati, assonnati. Si assiste insomma ad un’esaltazione di quelli che potremmo chiamare “real-life content” fatti di imperfezioni, di normalità, di prosaicità… di una voce di fondo che sembra sussurrare: “sono come te”. 

E a questi personaggi poi finisce che ci si affeziona proprio perché ci fanno credere di essere come loro, di avere le stesse criticità, le stesse difficoltà, ci si rispecchia in una storia che, guarda caso, sembra così simile alla nostra… 

I follower si affezionano in fretta ai loro personaggi preferiti, ma altrettanto in fretta si allontanano quando capiscono che quello che gli viene raccontato è costruito. Questo perché spesso il legame che si crea con l’influencer viene vissuto dal seguace con forte attaccamento ed affetto, si sviluppa un senso di vicinanza e affiliazione che va ben oltre l’essere “fan”; così quando l’incantesimo si spezza, lo stesso follower si sente veramente tradito come in un vero rapporto di amicizia, perché da chi ti racconta la sua vita day by day non te lo aspetti, soprattutto se quella vita viene raccontata come disordinata, imperfetta, reale. 

Fortunatamente, non tutto quello che vediamo sui social media è frutto di artifici, e molti sono gli influencer che sono stati capaci di costruire un vero rapporto di valore con la propria community attraverso la condivisione del proprio quotidiano narrato in maniera vincente e reale. Tuttavia, certo è che, in linea di massima, sviluppare un certo senso critico quando ci si trova di fronte a contenuti veicolati sui social diventa doveroso soprattutto nello scenario contemporaneo dominato dal mondo digital dove il confine tra realtà e apparenza sembra assottigliarsi sempre di più.

Eleonora Preziosi