Pochi sanno il suo vero nome, ma tutti la conoscono come Petunia Ollister. Per molti è lei il nuovo idolo pop, l’influencer della cultura. Il suo nome è diventato un brand. E lei una piccola Ferragni della cultura.
Antesignana di una tendenza che oggi spopola sui social, su Instagram ha creato un genere. Quasi senza volerlo. Una mattina, per caso, si è accorta che la copertina del libro che stava leggendo, di una calligrafa statunitense, Daily Dishonesty di Lauren Hom, era perfettamente in tinta con la sua tazza colore Tiffany. Ha ceduto alla bellezza di una foto in cui i colori di ogni oggetto coincidevano perfettamente e l’ha postata. Il primo di tanti scatti che oggi sono diventati il suo lavoro. Lei, è Stefania Soma, fin da piccola una divoratrice di libri.
In arte è Petunia Ollister, il nome de plume scelto su suggerimento di un suo amico copy: «Petunia, perché, a detta sua, sono bella come un fiore – dice la bookinfluencer in un’intervista a TheMag – e Ollister, che principia necessariamente con la lettera O, rotonda come gli occhiali che contraddistinguono il mio look, alla Jacqueline Kennedy» .
I social sono diventati la sua vera fortuna: “Fotografo i bookbreakfast” scrive nella biografia della sua pagina Instagram, che oggi conta più di 55mila follower. Fin dal primo giorno come bookinfluencer, con una media di circa sette post al mese, pubblica le sue colazioni abbinate al libro che vuole consigliare: le foto, scattate dall’alto con l’aiuto di una scaletta, sono curate in ogni dettaglio. In spazi, linee e colori. La prospettiva è perfettamente centrata e sono i libri a fare da protagonisti. Le case editrici la cercano proponendo titoli che potrebbero piacerle e che sperano possano essere fotografati tra una tazza di caffè e una fetta di pane imburrato.
Nella didascalia sotto il post, il contenuto del libro: una breve recensione, un brano o una citazione. È così che Petunia ha fatto familiarizzare il pubblico dei social con il mondo dei libri, riportando la cultura ad una dimensione accessibile a tutti.
Da lettrice a bookinfluencer di successo, la Ollister si è trasformata così in un vero e proprio personaggio del web. Era il 2015 quando ha postato il suo primo bookbreakfast e solo dopo qualche mese, Repubblica già pubblicava una gallery di suoi 20 scatti sul suo portale. Era l’inizio di una collaborazione con Robinson, il supplemento cultura di Repubblica su cui, ogni domenica, Ollister pubblica un consiglio di lettura da accompagnare alla colazione. La prima di tante partnership con il mondo dell’editoria. Nel 2017 i suoi bookbreakfast diventano un libro di scatti inediti dal titolo Colazioni d’Autore per SlowBook. La stessa casa editrice che nel 2019 le propone di scrivere un secondo libro: Cocktail d’autore, 70 scatti che abbinano libri e cocktail. Non tarda poi ad arrivare una rubrica anche sulla Stampa, nella sezione di Torino, in cui racconta il capoluogo piemontese con gli occhi di una Marziana.
Successi che seguono ad altri successi.
È la storia di chi ha seguito la propria passione e che, con creatività, l’ha fatta diventare un lavoro. La fortuna poi, ha fatto il resto.