IL CINEMA ITALIANO È SEMPRE PIÙ SPETTACOLARE CON FREAKS OUT

(Disclaimer: l’articolo contiene spoiler)

Di fronte alle immagini di Freaks Out, il nuovo film diretto da Gabriele Mainetti, è quasi impossibile, per chi l’ha visto, non pensare a The Greatest Showman, il film musical diretto da Michael Gracey che vanta nel cast nomi dal calibro di Zendaya, Zac Efron e Hugh Jackman.

Come in The Greatest Showman, i protagonisti di Freaks Out sono un gruppo di persone molto particolari, fuori dal comune, con abilità speciali e un aspetto fisico a volte mostruoso, che si trovano a lavorare in un circo. In realtà, le somiglianze tra le due opere finiscono qui.

Per prima cosa, Freaks Out non è un musical. Inoltre, affronta temi ben diversi e si colloca in un periodo storico decisamente più buio rispetto a quello della New York dell’800. Infine, il film italiano ha un pizzico di magia in più all’interno della trama.

Ambientato a Roma nel 1943, i protagonisti sono Matilde, una ragazza che quando prova forti emozioni produce scariche elettriche, rischiando di folgorare chi la tocca; Cencio, un ragazzo albino in grado di controllare gli insetti; Mario, un nano capace di muovere e plasmare gli oggetti in metallo; e Fulvio, un uomo dalle sembianze bestiali, affetto da ipertricosi e dotato di una forza sovrumana. I quattro, uniti dalle loro diversità, hanno formato una sorta di strana famiglia e lavorano tutti nel Circo Mezzapiotta, di proprietà di Israel.

Trovandosi nel pieno della Seconda Guerra Mondiale ed essendo ebreo, Israel propone ai suoi di trasferirsi in America per sfuggire alle persecuzioni naziste; tuttavia, una volta raccolti i soldi necessari al viaggio oltreoceano, di Israel si perdono le tracce e il gruppo decide di dividersi.

Mentre Matilde va alla ricerca di Israel, catturato in realtà dai nazisti, Fulvio, Mario e Cencio si fanno assumere dal Berlin Zirkus, un circo gestito dal tedesco Franz, un pianista pazzo che ha visioni del futuro. Il circo di Franz era stato creato proprio in seguito ad una visione in cui aveva predetto la morte di Adolf Hitler e la venuta di quattro esseri con poteri sovrumani, con il solo scopo di trovarli. Dopo varie vicissitudini, il gruppo si riunirà e sarà in grado di scappare dal circo ed eliminare i nemici, con Franz che si renderà conto di non aver previsto la fine del dittatore nazista, bensì la sua sconfitta per mano dei quattro freaks, e si suiciderà.

Questo kolossal, in grado di attirare l’attenzione nazionale ed estera, è una coproduzione di Goon Films e Lucky Red con Rai Cinema e la società belga Gapbusters, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia e uscito al cinema a ottobre 2021.

Freaks Out è un volto diverso del cinema italiano, un lungometraggio spettacolare con un ampio uso di effetti speciali di qualità che siamo più abituati a vedere nelle produzioni anglosassoni. Questo tipo di cinema non è nuovo per il regista Gabriele Mainetti, che aveva stupito il pubblico già nel 2015 con Lo chiamavano Jeeg Robot.

In conclusione, questo film rappresenta un ulteriore passo in avanti per il cinema italiano, che ha la possibilità di allontanarsi dalle tipiche commedie; tuttavia, gli effetti speciali, la magia e alcuni elementi del genere fantasy riscontrabili all’interno del film non devono trarre in inganno gli spettatori più ingenui: Freaks Out rimane comunque un film storico drammatico e si rivela essere a tratti molto cupo, violento ed esplicito, in linea con i temi rappresentati, in cui la guerra è una presenza costante sullo sfondo che a volte diventa anche protagonista.

Chiara Mascitti