LAVORARE SULL’ INCLUSIVITA’: BODY POSITIVE E IL RUOLO DEGLI INFLUENCER

Oggi i social media vengono considerate come vere e proprie arene dove mostrarsi, combattere e far valere i propri ideali e le proprie idee. Non si tratta solo di utilizzare immagini e video: sempre più spesso ciò che i creator valorizzano è la propria voce. La voce degli influencer assume un ruolo importante poiché è in grado di sensibilizzare sui temi e creare un comportamento emulativo che influisce sull’esperienza degli utenti dei social network.

Uno dei temi di sensibilizzazione più caldi è sicuramente quello del body positive. Una ricerca IPSOS, sviluppata in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale di Influencer Marketing, ha evidenziato il legame che si è creato tra la tematica e gli influencer e creator. Nel corso degli ultimi anni, e soprattutto durante il periodo pandemico, il ruolo degli influencer è cambiato: ora più che mai gli utenti chiedono sincerità e cercano un rapporto trasparente, vogliono qualcuno che sappia indirizzarli e trattare temi che non si limitino alla moda, al travel e al benessere.

Secondo la ricerca, la questione della body positive viene trattata soprattutto sui social, dove occupa l’87% delle conversazioni che ruotano attorno a temi di sensibilizzazione. Claudia Ballerini, ricercatrice IPSOS, ha ricordato che “la grande novità, o verità, che la ricerca ha portato a galla, è quanto questo tema generi contraddizioni tra gli utenti. Grazie alla tecnica Metaphor, una metodologia Ipsos che legge le opinioni dal punto di vista comportamentale (behavioral), siamo riusciti ad intercettare il mood e le emozioni dei nostri interlocutori sul tema, andando oltre la dichiarazione razionale”.

Ma gli influencer possono essere davvero dei buoni portavoce per parlare di body positive? Secondo la ricerca si tratta di individui adatti ad affrontare il tema per alcune ragioni fondamentali: possiedono un privilegio conoscitivo che permette loro di trattare di un tema di loro competenza; hanno un privilegio relazionale che dà loro modo di avere una community e una fan base che condivide le loro idee e le diffonde; alle volte hanno anche un privilegio normativo e quello che fanno e dicono viene sostenuto da enti che hanno a cuore la causa. Questo tema è stato spesso considerato come trainante e ha fatto in modo che altri ambiti si avvicinassero all’argomento.

Uno dei settori che sicuramente ha provato più di altri a integrare l’ottica del body positive nel suo modus operandi è stato il mondo del fashion. Alcuni brand hanno aumentato le proprie taglie, come Dolce & Gabbana che nel 2019 ha introdotto capi che hanno raggiunto la taglia 54, affermando che “La bellezza delle donne non è una questione di taglie”.

Veronica Minardi