TESLA CYBERTRUCK: GAFFE O STRATEGIA DI MARKETING?

Elon Musk lo conosciamo tutti come il rivoluzionario imprenditore sudafricano nato con la voglia di cambiare il mondo. Riesce ad avere successo in ogni settore in cui si inserisce, da quello aerospaziale a quello automobilistico, e la sua personalità innovativa e creativa gli permettono di distinguersi dagli altri occupando i riflettori. Anche nel pubblicizzare i suoi prodotti non manca di inventiva: basti ricordare la presentazione dell’automobile Cybertruck, grazie alla quale Tesla generò preordini per oltre 10 miliardi di dollari.

Per chi non la conoscesse, Tesla è un’azienda statunitense che produce auto elettriche: nasce nel 2003 con l’obiettivo di accelerare la transizione verso un mondo di fonti di energia sostenibile. Una sua peculiarità è ottenere visibilità senza sborsare un dollaro. Come? Attraverso i suoi fan sui social (podcast dedicati, canali Youtube, Twitter ecc.), con la presenza delle auto in vari film e grazie a singoli episodi volti ad attirare l’attenzione e generare rumore.

A Musk piace far crescere l’attesa tra il pubblico per poi sorprenderlo: prima della presentazione del Cybertruck ha coinvolto i suoi follower in un sondaggio sulle aspettative del nuovo prodotto facendoli scatenare con ipotesi e considerazioni. Il giorno della presentazione l’imprenditore ha lasciato tutti a bocca aperta: l’auto sembrava uscita da un film di fantascienza, presentava caratteristiche uniche e lontane dalle aspettative di tutti. Ma ciò che ha reso l’evento davvero memorabile è avvenuto quando Musk, per dimostrare l’indistruttibilità del veicolo, ha incaricato il designer Franz von Holzhausen di lanciare delle piccole sfere d’acciaio contro il finestrino dell’auto che, contro tutte le aspettative, si ruppe! Nel video notiamo come Elon riesce a gestire la situazione con ironia, nonostante la chiara risata imbarazzata.

Immaginate lo scalpore generato dall’accaduto: l’indiscussa personalità dello spazio e del settore automobilistico che fallisce miseramente per colpa di un finestrino. Subito dopo l’evento, la notizia era già su tutti i social e nelle mani dei giornalisti, grazie ai quali il futuristico veicolo non è di certo passato inosservato: meno di 24 ore dopo l’episodio, Musk annuncia con un tweet di aver già ricevuto 146.000 preordini.

Se l’incidente avvenuto durante quell’evento sia accidentale o pianificato non lo sappiamo, ma ha avuto sicuramente un forte impatto a livello di marketing. Alcuni affermano si possa trattare di guerrilla marketing: una forma di marketing non convenzionale a budget ridotto che fa leva sull’effetto sorpresa per stupire il pubblico generando un forte impatto.

Indipendentemente dal risultato ottenuto durante la presentazione del Cybertruck, Tesla aveva vinto! Tutti parlavano del nuovo veicolo: i media riportarono la notizia, vennero generati numerosi meme al riguardo e i social si popolarono di contenuti sull’accaduto. Come se non bastasse, il marchio decise di sfruttare questa pubblicità mediatica lanciando una linea di abbigliamento dedicata al Cybertruck: una T-Shirt con raffigurato il finestrino rotto, una felpa e un cappello. Ancora una volta l’azienda ha giocato una mossa di marketing vincente destando simpatia e rendendo contenti gli appassionati del marchio.

L’esempio di Tesla dimostra come pensare fuori dagli schemi possa diventare un’arma strategica per coinvolgere il pubblico e ottenere visibilità. Nell’era dei social media, non basta una banale campagna di marketing per rendere un contenuto virale: è necessario distinguersi dagli altri, stupire, far divertire le persone.

Elisa Rossini Gentili