DATA PRO QUO: COMPRARE FORNENDO I PROPRI DATI

Niente monetine, ma una voglia tremenda di una barretta? Se vi trovate nel Digital Hub di Accenture a Madrid, nessun problema! Data Pro Quo è il primo distributore automatico dove è possibile acquistare i prodotti in cambio di dati personali invece di soldi.

Si è spesso sentito parlare, soprattutto negli ultimi anni, dell’importanza dei big data e della loro monetizzazione, ma questo esempio rende tangibili tutte le frasi che sono sempre sembrate astratte e teoriche riguardo il valore dei dati personali. Il progetto di Shackleton, agenzia pubblicitaria spagnola, Accenture, azienda per la consulenza strategica, ed Evoca Group, leader mondiale nella produzione di distributori automatici, non è il primo esperimento realizzato di questo genere. Nel 2017, Kaspersky Lab ha aperto il Data Dollar Store a Shoreditch, quartiere londinese, un negozio temporaneo dove per due giorni a settembre è stato possibile acquistare prodotti creati apposta dall’artista di strada Ben Eine pagando con i propri dati. Lo scopo rimane lo stesso: acquisire dati da poter utilizzare in futuro in modo che l’azienda possa trarne profitto, ma anche valutare quante persone siano realmente disposte a cedere le proprie informazioni in cambio di beni di consumo.

La macchinetta dispone di 55 articoli che appartengono alle categorie di cibo, bevande, cancelleria ed elettronica, divisi per fasce di prezzo abbinate a domande diverse in base al costo del prodotto. Le domande che appaiono sul display cambiano anche in base alle risposte date in precedenza: una tecnologia sofisticata che non solo è in grado di generare importanti informazioni personalizzate per l’azienda, ma anche di proteggere i dati raccolti in un server sicuro e fuori dalla portata degli hacker. La privacy non sembra quindi a rischio, nonostante rimanga una tematica delicata: il valore delle informazioni personali viene spesso sottovalutato, soprattutto quando esse vengono cedute a cuor leggero accettando i cookies che ormai ogni sito propone appena viene visitato. Da quando la vita è diventata sempre più digitalizzata, la traccia digitale, cioè l’insieme di attività online di un utente, ha acquisito maggiore importanza per le aziende in quanto utilizzabile per personalizzare e rendere più efficaci le proprie strategie di marketing.

Data Pro Quo, il primo e originale distributore automatico che sfrutta le informazioni personali, è attualmente riservato ad ambienti Business To Business, ma ciò non esclude che eventuali sviluppi possano valicare questo confine, portando con sé importanti questioni. Infatti, sebbene possa sembrare accattivante l’idea di acquistare articoli senza dover pagare con i soldi, siamo davvero coscienti di quanto possa valere rendere note e sfruttabili le nostre preferenze o abitudini, in questo caso barattabili con delle cuffiette wireless?

Chiara Zoppellari