DISCUSSIONI ONLINE: ECCO COME SCHOPENHAUER PUÒ VENIRE IN NOSTRO AIUTO

Quante volte ti è capitato di imbatterti, sotto post tuoi o altrui, in discussioni con personaggi particolarmente incaponiti sulle proprie idee, in una “lotta alla ragione”?

Spesso, purtroppo, lo spazio dei commenti sotto ai post sui social media si trasforma in un ring per tempestosi dibattiti, dove l’espressione del proprio disaccordo, in toni non proprio gentili, diventa oggetto di schernimento per contro-argomentazioni, che puntano più a evidenziare il torto dell’altro, che la verità dei fatti.

Basti pensare alle cattiverie che troviamo sempre espresse nei commenti sotto ai post di sfilate con modelle non small-size, o alle critiche continuamente rivolte verso qualsiasi iniziativa volontaristica resa pubblica sui social da personaggi famosi (primi tra tutti per record di obiezioni Fedez e Chiara Ferragni) quando, l’intenzione che sta dietro, è più che nobile, ma affiancata da una “difesa” aggressiva, e poco aperta al dialogo.

Questo accade perché, almeno secondo Schopenhauer, filosofo tedesco di fine XIX secolo, la società è così orientata al voler ottenere la ragione, che spesso trascura la ricerca della verità oggettiva, dando per scontata la correttezza delle proprie affermazioni, e quindi l’erroneità di quelle altrui.

Nel suo trattatello “L’arte di ottenere ragione”, il filosofo condivide 38 stratagemmi per vincere all’interno di una discussione, per fas et nefas (ovvero, con mezzi leciti e illeciti). 

Volendo noi trovare un modo non per provocare l’ira altrui, ma per mettere in luce la ragione, vediamo come 3 di queste “regole” possono essere applicate ai diverbi online.

Stratagemma 26 (retorsio argumenti) è quella situazione in cui l’argomento che l’altro avanza può essere usato meglio contro di lui.

Nell’attualissimo (e simpatico) esempio della nomina di Paul Rudd (l’attore che interpreta Ant-Man) come uomo più sexy del mondo, da parte della rivista statunitense People, in molti hanno affermato: “è impossibile che sia l’uomo più attraente del mondo, non è affatto bello, ed è vecchio”. 

Utilizzando questa strategia, una risposta molto valida potrebbe essere: “È proprio perché non rispecchia gli estremi canoni di bellezza, perché è un uomo comune, dichiaratosi, da lui stesso, padre e marito, che utilizza la simpatia per addolcire e affascinare, che può essere considerato l’uomo più attraente del mondo”.

Stratagemma 33) L’affermazione “è vero in teoria ma falso in pratica” è errata, perché indica un errore nella formulazione o comprensione della teoria e, in quanto tale, può essere utilizzata non solo per dirimere i dibattiti, ma anche per aiutare gli altri ad una migliore comprensione dell’argomento.

Esempio calzante e molto presente ultimamente sui social: se ci viene detto che la body positivity nella teoria fa stare meglio le persone, ma nella pratica incita a stili di vita non sani, significa che non è stato compreso il vero core del movimento. 

Una breve spiegazione della lotta al body shaming potrebbe bastare a chiarire le idee sul web, e a trovare un accordo in modo sereno.

Stratagemma 38) Di fronte ad una “vittoria” quasi compiuta è possibile che la controparte, non sapendo a cosa aggrapparsi, cercherà di attaccare la tua persona. Armati di pazienza, e rispondi con calma che l’argomento non pertiene alla cosa in questione; termina la dimostrazione della tua tesi senza badare alle offese.

Infine, tieni sempre a mente la regola fondamentale: non disputare mai con chi propone solo argomentazioni assurde, e non apprezza la verità.

Infatti, un momento di confronto, anche attraverso i social, può rivelarsi utile per entrambe le parti, al fine di rettificare i propri pensieri e produrre nuovi punti di vista. Ma ciò è possibile soltanto in presenza di un pari livello di educazione, ed intelligenza, da parte di entrambi.

Simona Gilardoni