Locked Down, film del 2021, diretto da Doug Liman, racconta la storia di una coppia prossima alla separazione ma costretta a passare il lockdown insieme, tra paure, insicurezze e ricordi passati.
Ci troviamo nell’atmosfera londinese, catapultati nell’abitazione di Linda (Anne Hathaway) e Paxton (Chiwetel Ejiofor), una coppia in crisi da un lungo periodo. A causa del Covid dovranno affrontare il drammatico periodo, personale e generale, in una continua lotta alla ricerca dei propri sentimenti e di una propria stabilità. Ne emergeranno paure e sofferenze, in una chiave ironica e pungente, che sarà in grado di veicolare i difficili temi del periodo con maggior leggerezza.
Da un lato vediamo una giovane donna in carriera, incaricata dal proprio capo di licenziare i colleghi su Zoom, dall’altro un uomo che ha perso il lavoro e che sta cercando di ritrovare il proprio percorso, lavorativo e di vita.
La narrazione si articola tra lunghe giornate passate in casa, cercando tra vecchi ricordi e nuove confidenze, fin quando, per una serie di coincidenze, i due protagonisti si troveranno a dover collaborare al fine di mettere in atto un colpo che potrebbe cambiare le loro vite.
In questo dramedy romantico gli spettatori possono rivedere se stessi rappresentati in un momento estremamente difficile. È la rappresentazione di quello che ognuno di noi ha vissuto, di qualcosa che rimarrà per sempre nella nostra memoria. Un periodo tragico, destabilizzante, una vera e propria rivoluzione della quotidianità.
Linda riprende a fumare, le debolezze ed i vizi riemergono mostrandosi come l’unica via di fuga. Paxton rispolvera la moto nel proprio garage, è deciso a venderla per lasciare andare il passato. Ma è proprio quando tutto sembra finito che la speranza comincia a riaccendersi.
Il racconto viene ambientato principalmente all’interno dell’abitazione dei due protagonisti ma troviamo rappresentate anche diverse sequenze girate all’esterno, in città semi-deserte, centri commerciali chiusi al pubblico, con passanti in coda al supermercato con indosso le mascherine. Una rappresentazione di una nuova quotidianità che il pubblico conosce ormai bene.
I gesti e la psicologia dei personaggi risultano accentuati, mostrando una voglia di libertà e riscatto. Le parole servono ai protagonisti stessi, dentro ai dialoghi possono trovare una forma di consolazione, per sé e per gli altri. Sarà proprio Paxton, infatti, ad iniziare una sorta di rubrica quotidiana, in cui, ogni giorno, si metterà a percorrere la strada dove abita, declamando ad alta voce una poesia diversa.
In questo lungometraggio non manca nemmeno l’azione. Marito e moglie architettano un piano per rubare un prezioso diamante, il cui bottino sarà ripartito tra i due coniugi ed in parte devoluto in beneficenza. In questo momento il loro rapporto verrà ribaltato, in un’ottica di fiducia e complicità.
Il film si conclude con un messaggio positivo, la prospettiva di un futuro migliore, in cui poter appagare i propri sogni e condividere il proprio tempo.