TEATRO SULL’ACQUA – UN PALCOSCENICO SUL LAGO

Spettacolarità, emozionalità e letteratura si compenetrano in una manifestazione unica, il Teatro sull’Acqua di Arona. Direttrice artistica Dacia Maraini, scrittrice, poetessa e saggista italiana che nel 1999 ha vinto il Premio Strega con la raccolta di racconti “Buio”.

Figlia di Fosco Maraini e Topazia Alliata, Dacia ha trascorso l’infanzia in Giappone, Paese nel quale venne internata insieme alla famiglia nel campo di concentramento di Nagoyo. Ritornata in Italia, dopo un periodo di tempo passato in Sicilia, si dirige a Roma per raggiungere il padre, ormai separato dalla madre da diverso tempo. Nella città eterna Dacia fonda, nel 1957, la rivista letteraria “Tempo della letteratura”, scrive per numerosi altri periodici e, appassionata di teatro, collabora con molteplici gruppi sperimentali e fonda compagnie. A contraddistinguerla la passione per il teatro e una scrittura che pone spesso al centro donne determinate e dalla personalità sfaccettata.

È nel 2011 che ad Arona (un comune piemontese), con il supporto di Dacia, viene fondato il “Festival delle 2 Rocche”, ad oggi nome dell’Associazione e che vede il progetto “Teatro sull’acqua , Incontri internazionali di teatro e parola” prendere vita. L’iniziativa si propone in prima battuta di valorizzare la cittadina di Arona e dunque di attrarre ad essa, al contempo si presenta quale compimento di un progetto culturale più ampio, che coinvolge il Lago Maggiore. Con la musica classica di Stresa, il jazz di Ascona e il cinema di Locarno, Arona completa il percorso attraverso l’offerta teatrale.

L’iniziativa è un  ottimo esempio di marketing territoriale, espressione con cui si intende l’insieme di attività che si pongono come obiettivo di definire progetti e strategie volti a garantire lo sviluppo di un luogo nel lungo periodo. Con questo non si intende tanto l’organizzazione di spot pubblicitari, ma un piano strategico di sviluppo e rilancio, sia economico che sociale, che parte dalla valorizzazione di un comprensorio territoriale. Per portare avanti un progetto di tale portata è indispensabile conoscere a fondo lo spazio nel quale si opera così da porre in rilievo le sue specificità. L’associazione si propone, infatti, di allestire manifestazioni e performance al fine di promuovere e valorizzare il territorio, con il suo patrimonio storico, artistico e ambientale.

Di seguito, per riuscire a comprendere lo spirito che anima il progetto, riporto uno stralcio del manifesto, presente sul sito ufficiale.

Ci sentiamo orgogliosi di proporre un festival internazionale di teatro e parola, che formi il pubblico ad una grande arte legata al sapere parlare, al sapere analizzare la realtà, al sapere approfondire la memoria,  al sapere discutere sui grandi temi del sociale.

Noi crediamo che la cultura sia necessaria al benessere di un paese, perché la cultura insegna a pensare e a capire, insegna ad unire le diversità nel rispetto della più distante identità. […] Crediamo al lavoro collettivo, alla dialettica del pensiero, alla forza della memoria, alla progettazione generosa di un futuro migliore
(Dacia Maraini)

È così che si esprime pienamente il genius loci del territorio, il ruolo del teatro come luogo di incontro e partecipazione per la progettazione di un futuro migliore. Il teatro non è solo performance spettacolare, ma ripresa di una memoria collettiva e scuola che insegnare a pensare criticamente e ad analizzare la realtà.

Inaspettato, moderno e coinvolgente: questo il Teatro sull’acqua. Una proposta che mira da un lato ad attrarre cittadini e turisti facendo risaltare l’offerta della città di Arona, e contestualmente ad ispirare ed educare.

Giulia Farina