Fantasticando sul futuro, tra robot e macchine volanti, vi sarà capitato di pensare almeno una volta ad una nuova televisione, in grado di chiamare gli spettatori a interagire direttamente con quei personaggi, da sempre considerati inavvicinabili, al di là dello schermo. Un’ improbabile rottura della quarta parete che, sorprendentemente, è già realtà, con Twitch.
Twitch.tv, per chi ancora non la conoscesse, è la piattaforma di live-streaming, di proprietà di Amazon, nata nel 2011 principalmente per ospitare dirette di gaming. La “piattaforma viola”, già proiettata verso una crescita costante, ha visto nel periodo del primo lockdown, il suo definitivo trampolino di lancio, che l’ha portata ad una notevole impennata di numeri e spettatori.
L’affermarsi di questa nuova realtà mediale ha, inoltre, generato oggi un flusso migratorio non indifferente di creatori di contenuti (oltre che di spettatori), che stanno progressivamente abbandonando YouTube, per approdare su Twitch, complice anche un sistema di monetizzazione più efficace che, oltre al tradizionale spot pubblicitario, è sostenuto da abbonamenti e donazioni.
La piattaforma di proprietà di Google, tuttavia, non è la sola a poter risentire di queste trasformazioni: ragionando in termini prospettici, Twitch potrebbe rivelarsi un degno competitor dell’attuale televisione lineare. Non è un caso, infatti, se stiamo assistendo già oggi all’approdo su Twitch di personaggi dello spettacolo quali Alessandro Cattelan, Fabio Rovazzi e Fedez, oltre che a numerosissime ospitate di politici, cantanti, comici, giornalisti ecc., protagonisti di interviste e veri e propri dibattiti sui temi più disparati.
È la BoboTv, però, il vero caso emblematico di questa potenziale svolta nel panorama mediale. Quattro amici, ex-calciatori, nonché noti nomi nello scenario sportivo italiano, si ritrovano ogni settimana in diretta su Twitch per parlare di calcio a 360°. Viene ripreso il format dei programmi televisivi d’approfondimento a tema calcistico, sviluppato però in una forma del tutto nuova. Una diretta libera dai rigidi paletti tipici delle scalette televisive, con la possibilità di spaziare da un topic all’altro, senza alcun vincolo legato a palinsesto e interruzioni pubblicitarie.
Il vero fattore rivoluzionario, però, è il ruolo attivo del pubblico, col quale Bobo Vieri, Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola possono interagire in diretta grazie alla chat live di Twitch, elemento indispensabile e distintivo della piattaforma. Gli spettatori diventano, quindi, parte integrante della trasmissione, fornendo informazioni in tempo reale, commentando, porgendo domande e sostenendo la trasmissione, con la possibilità di donare anche somme di denaro.
Nonostante si possa argomentare che i protagonisti della BoboTv sfruttino meno di altri le enormi potenzialità della piattaforma nel creare una relazione forte con i propri utenti, rimane comunque evidente come Twitch metta a disposizione gli strumenti adeguati a poter far crescere una vera e propria community di persone.
Certo, per il momento il confronto con “mamma televisione” appare ancora un azzardo, ma le potenzialità mostrate finora aprono a scenari interessanti, con la consapevolezza che l’interazione ed il coinvolgimento diretto col pubblico possano rappresentare la formula vincente per elevarsi a “nuova televisione”.
Alessandro Rizzi