Domenica 4 aprile, in esclusiva su Sky, è stato rilasciato il film Genitori vs Influencer, che vede come protagonisti lo scrittore Fabio Volo e l’influencer Giulia de Lellis.
Leggendo queste parole c’è chi potrebbe già storcere il naso: chi avrebbe mai pensato che due mondi così lontani potessero incontrarsi? Eppure, la commedia diretta da Michela Andreozzi ci è riuscita.
Fabio Volo interpreta Paolo, un insegnante che ha dovuto crescere la figlia da solo, cercando di non farle mancare mai nulla. Il mondo gli crolla addosso quando Simone – la figlia – inizia ad avere l’età adatta per entrare in contatto con il mondo dei social media, in particolare Instagram. Qui, diventa una grande seguace di Eleonora, un’influencer interpretata da chi questo lavoro lo conosce come le proprie tasche: Giulia de Lellis.
La bolla in cui orbita Simone, però, viene d’un tratto rotta. Infatti proprio Paolo – proprio quel padre che fa di tutto per salvare la figlia dalle tentazioni dello smartphone – diventa a sua volta un influencer, dichiarando guerra ad Eleonora. Quest’ultima, però, cederà al fascino del “padre trombone”, appellativo con il quale Paolo è diventato virale sui social. Tra i due scatterà la scintilla e, tra un tira e molla e l’altro, riusciranno a riportare l’equilibrio tra mondo social e mondo reale nella vita di Simone.
Questo film mette in scena un vero e proprio dialogo aperto tra il mondo dei boomer – i più grandi che pensano di avere sempre ragione – e il mondo dei teenager – fragili ed eterni incompresi.
«Siamo così, abbiamo voglia di crescere e diventare grandi, con la nostra indipendenza, a modo nostro, ma siamo consapevoli che l’età che stiamo vivendo è bellissima, questo ci accomuna e ci fa sognare. È una fase strana quella di voler diventare grandi e allo stesso tempo desiderare di restare piccoli e sapere che ci è concesso sbagliare». Così Ginevra Francesconi – Simone nel film – ha provato ad esprimere il mondo degli adolescenti: una fase strana in cui ci si trova contesi tra due diversi mondi, il che rende difficile ogni tipo di dialogo con chi ha già lasciato alle spalle la propria adolescenza.
Michela Andreozzi, in un’intervista ad Huffpost, ha voluto sottolineare il tema dell’educazione che emerge dal film: l’educazione deve essere bidirezionale e reciproca. Inoltre, ha voluto ricordare che molti adulti, all’inizio scettici nei confronti del mondo social, una volta entrati all’interno di quest’ultimo si comportano peggio dei teenagers, facendo ruotare la loro quotidianità attorno ad un semplice scroll sul telefono.
Questo film nasce in un momento in cui le piattaforme sono diventate la nostra ancora di salvezza durante un periodo che ci ha costretti a passare le giornate a casa, comunicando spesso con parenti boomer proprio attraverso la tecnologia, quello strano ambito che spesso ripudiano.
Melissa Casula