Ultime news dal panorama musicale: Dal 24 Marzo 2021 aziende e inserzionisti potranno avvalersi di Spotify Ad Studio, la piattaforma pubblicitaria self-service ora disponibile in Italia e pronta a rivoluzionare il mondo dell’advertising.
Sia in versione Free che in versione Premium, l’app Spotify è ormai un must have sui nostri smartphone. In palestra, in cucina, sui mezzi pubblici… abbiamo una playlist personalizzata per ogni occasione e un catalogo di brani e podcast sempre più ampio! In fin dei conti, i dati parlano chiaro: gli utenti internet trascorrono in media ogni giorno 69 minuti sulla piattaforma ad ascoltare musica in streaming e il 61% si serve di Smartphone e Tablet. Non solo, Spotify detiene due primati: è infatti primo in classifica sia per il coinvolgimento con i brand sia per la connessione emotiva tra utenti ed app mobili (per saperne di più). Insomma, non c’è dubbio che Spotify raccolga un target davvero ampio ed eterogeneo e che rappresenti quindi il luogo perfetto per connettere i brand alle proprie audience.
Grazie al servizio Ad Studio, la piattaforma musicale in streaming si è trasformata in un vero e proprio canale di comunicazione, un mezzo per creare e trasmettere campagne pubblicitarie in formato audio e video. Ma come funziona Spotify Ad Studio? Il servizio, intuitivo, veloce ed economico, è stato pensato soprattutto per PMI, agenzie, artisti, concert promoters, e non solo, che generalmente, a causa di motivi economici e tecnici, escludono il formato audio dal proprio media mix. Economicità e velocità rappresentano infatti i due cavalli di battaglia di Spotify Ad Studio: basta un piccolo budget di soli 250€ per poter iniziare a fruire del servizio e il gioco è fatto! Se il brand ha già a disposizione un proprio annuncio pubblicitario può caricarlo direttamente sulla piattaforma con la possibilità di modificarlo; se, al contrario, ne è sprovvisto, Spotify lo supporta nel realizzare un messaggio adv personalizzato in sole 24 ore e senza costi extra.
Spotify Ad Studio mette a disposizione degli inserzionisti una serie di strumenti di targeting, che consentono di identificare e scegliere l’audience a cui indirizzare il messaggio sulla base di: età, genere, location, interessi, real-time context, genere musicale e fan base. Insomma, un’ampia gamma di strumenti avanzati che permettono ai brand di compiere un’azione mirata, raggiungendo e creando una connessione emotiva con gli ascoltatori attraverso ciò che stanno ascoltando e facendo, i loro brani preferiti e le emozioni del momento.
Una volta identificato il target, si passa alla creazione (o caricamento) dell’annuncio vero e proprio. Secondo i dati della Streaming Intelligence, usando sia il formato audio che video la riconoscibilità del brand raddoppia e l’ad recall subisce un aumento del 90%. Se i messaggi audio vengono trasmessi tra un brano e l’altro per favorire la concentrazione evitando distrazioni, gli annunci Video Takeover vengono lanciati mentre l’ascoltatore sfoglia il catalogo. L’engagement viene sollecitato attraverso link e companion banner dotati di call to action personalizzabili inseriti all’interno degli annunci. Infine, gli inserzionisti avranno accesso ai report real-time, intuitivi nella lettura e completi di tutti i dati riguardanti il target di riferimento, l’erogazione e la performance dell’annuncio. Il tutto in un’ottica di self-service!
Spotify Ad Studio rivoluzionerà il modo di fare advertising? Lo scopriremo solo nei prossimi mesi, ma un dato è certo: i brand che sceglieranno di entrare a far parte delle playlist degli utenti dimostreranno un forte spirito innovativo e la capacità di volgere le nuove abitudini di ascolto a proprio favore, sfruttando tutto il potere dello streaming audio!