Per la prima volta nella storia dello sport, il pubblico ha avuto la possibilità di scegliere il logo dei futuri giochi olimpici attraverso un contest online organizzato dal 7 al 25 marzo 2021 dalla Fondazione Milano Cortina 2026: scopriamo insieme le motivazioni di questa interessante iniziativa e il significato di “Futura”, il logo vincitore.
La Fondazione Milano Cortina 2026, che si occupa dell’organizzazione, della comunicazione e della promozione di tutte le attività legate ai XXV Giochi Invernali, ha deciso di coinvolgere il pubblico nella scelta di uno degli elementi più importanti e rappresentativi della manifestazione a cinque cerchi: l’emblema olimpico. Per questo motivo, è stato lanciato un sondaggio online grazie a cui tutti, anche i cittadini non italiani e le persone non residenti nel nostro Paese, hanno potuto esprimere la propria preferenza tra i loghi “Futura” e “Dado”, mostrati per la prima volta dagli ambassador Federica Pellegrini e Alberto Tomba in occasione della finale del Festival di Sanremo 2021.
Il contest, realizzato «nel perseguimento dei principi di inclusione e partecipazione che contraddistinguono l’olimpismo», ha avuto un grande riscontro tra gli appassionati di sport – che hanno partecipato tramite il sito www.milanocortina2026.org, l’applicazione Milano Cortina 2026 e WhatsApp – totalizzando 871.566 voti validi provenienti dall’Italia e da altre 168 nazioni.
Il logo vincitore del sondaggio ovvero “Futura” – votato dal 75% dei partecipanti – è stato svelato lo scorso 30 marzo sui canali ufficiali della manifestazione, in particolare attraverso un video che vede protagonisti il musicista Alessandro Martire, la giovane coppia di pattinatori Noemi Tali e Stefano Frasca e la tre volte campionessa olimpica di sci alpino Deborah Compagnoni. Il video pone l’accento sui valori della sostenibilità ambientale, economica e sociale nonché sull’importanza di preservare il patrimonio infrastrutturale e culturale per le future generazioni, promossi dall’Agenda Olimpica 2020, e ribadisce il significato di “Futura”: anche i gesti più semplici, nella vita come nello sport, possono fare la differenza e aiutarci a cambiare il mondo.
Tuttavia, nonostante l’ampia adesione al contest e il messaggio positivo veicolato, non è mancata qualche critica negativa legata a questa iniziativa e al logo vincitore. Alcuni opinionisti, infatti, hanno affermato che la decisione di affidare la scelta dell’emblema olimpico alla “giuria popolare” sia stata un’azione di disintermediazione poco corretta nei confronti dei designer professionisti e degli esperti di comunicazione.
Altre persone, invece, hanno espresso perplessità nei confronti di “Futura” sia per la grafica e il font molto particolari che contraddistinguono rispettivamente il “26” e la scritta “Milano Cortina”, sia per l’utilizzo di colori troppo chiari che renderebbero il logo difficilmente leggibile. Non è un caso, infatti, che nel logo delle Paralimpiadi, il “26” sia stato tinto con i colori dell’aurora boreale, con l’obiettivo di rendere il numero facilmente visibile anche agli ipovedenti, richiamare gli Agitos e simboleggiare un mondo unito sotto lo stesso cielo, fatto di uguaglianza e rispetto delle diversità.
In conclusione, il contest online organizzato dalla Fondazione Milano Cortina 2026 ha rappresentato non solo un modo per rendere il pubblico partecipe nella realizzazione di un grande evento, ma anche un’opportunità per rimarcare l’importanza delle Olimpiadi e Paralimpiadi nello sviluppo del Paese dopo la pandemia, riaccendendo i riflettori sul mondo dello sport e sui suoi valori.
Loredana Eleonora Parma