Quasi tutti conoscono TikTok per i celebri balletti, ma forse non sanno dell’esistenza delle Hype House: si tratta di un fenomeno nato negli USA che ha l’obiettivo di funzionare come moltiplicatore di follower per gli inquilini.
Questo trend ha dei predecessori: tempo fa erano diventate famose le case degli Youtuber e del gruppo di Vine, una piattaforma sulla quale si potevano creare video in loop. Il fenomeno non poteva certo non sbarcare anche su TikTok: in questo caso, i tiktoker si riuniscono in una casa in cui tutto il giorno creano contenuti che in seguito diventano virali. Le case scelte devono certamente avere alcune caratteristiche, in quanto devono essere la location ideale dei content creator. Infatti, la villa scelta deve essere posizionata in una zona isolata, per evitare l’assalto di gruppi di fan che potrebbero disturbare la quiete dei ragazzi, inoltre deve avere un’ottima illuminazione, elemento imprescindibile per la buona riuscita di un video virale. Non di rado si trovano anche sale cinema, piscine e spazi molto ampi dove poter esprimere tutta la creatività.
Vicino a Malpensa si trova situata la Chill House, una Hype House italiana dove giovani di massimo 20 anni vivono insieme divertendosi e creando contenuti. A coprire ogni spesa ci pensano le agenzie, le quali si confrontano continuamente con i giovani influencer. Quest’ultimi vivono nella villa 24 ore su 24, molte delle quali le passano ricevendo lezioni di inglese, musica e dizione.
L’obiettivo, che forse si può intuire, è quello di aumentare a dismisura il seguito dei tiktoker che, a loro volta, hanno a disposizione un’atmosfera ottimale dove poter lavorare. Inoltre, i ragazzi realizzano anche un’importante azione di networking: registrando video insieme ai propri colleghi, si ha la possibilità di farsi conoscere dalla fanbase di quest’ultimi. Dietro a questo progetto, però, si nasconde anche un fattore psicologico: gli inquilini sono tutti molto giovani ed esposti agli hater e le cattiverie che il web può riservare loro. Vivendo insieme, come in una vera e propria comunità di persone, il sostegno reciproco li aiuta a gestire in modo migliore lo stress psicologico che potrebbe farli crollare.
La convivenza prevede però anche diverse regole: i ragazzi devono essere perennemente attivi e creativi, non possono organizzare festini e devono dimostrare di meritarsi un posto nella casa.
Insomma, le Hype House non sono per niente un luogo in cui rilassarsi ed oziare, richiedono un’energia continua e tanto impegno, condizione a cui molti ragazzi non accetterebbero di sottostare.
Melissa Casula