ALTA FEDELTÀ, LA SERIE TV DI CUI ABBIAMO TUTTI BISOGNO

Alta fedeltà è la serie tv remake del romanzo omonimo di Nick Hornby, caposaldo della narrativa anni ’90. In Italia la serie è disponibile su Starzplay e riassume tutte le cose belle del libro riaggiornate in una chiave decisamente più attuale.  

Alta Fedeltà, serie tv scritta da Veronica West e Sarah Kucserka e prodotta da Hulu, vede come protagonista Zoë Kravitz in tutto il suo splendore (sì, la figlia di Lenny Kravitz e di Lisa Bonet).

Qui viene naturale chiedersi: come potrà entrare nella parte della proprietaria precaria di un negozio di dischi a Brooklyn sempre sfortunata in amore? Eppure, la riscrittura televisiva al femminile del personaggio di Robyn è talmente credibile da risultare persino preferibile al personaggio originale maschile del libro. E questo non è affatto scontato.

La serie ci racconta l’evoluzione di Robyn, la quale prima si colpevolizza per le sue fregature amorose e poi realizza quanto queste sfortune in amore siano in realtà dovute al suo essere sempre incentrata su se stessa.

Questo processo di crescita personale, che parte dall’autocommiserazione e arriva all’autoassoluzione, avviene per gradi e non è legato all’idea di un amore salvifico. Robyn deve salvarsi da sola e con l’aiuto delle persone che le stanno vicino. Il negozio di dischi lo gestisce insieme a due suoi amici (Cherise e Simon) con i quali condivide l’amore per la musica. È proprio grazie al rapporto con loro che riuscirà a maturare una consapevolezza tale da superare le sue crisi sentimentali.

La serie tv è un franchise, segue le vicende raccontante nel libro – e poi nel film – ma con una rivisitazione tutta contemporanea. Gli episodi sono 10 e durano circa mezz’ora ciascuno. In realtà potrebbero essere visti come un tutt’uno: l’impressione è quella di vedere un lungo film. Questo perché la forma narrativa è stata utilizzata con grande abilità: ogni singolo episodio ha una propria struttura verticale con un inizio e una fine che ben si legano con la struttura orizzontale della serie.

Protagonista indiscussa della serie è chiaramente la musica in ogni sua forma: vinili, dischi, cassette e concerti. Robyn ha un rapporto viscerale con la musica: l’unica cosa che le permette di alleviare le sue sofferenze e l’unico suo rifugio per trovare la pace interiore. Per lasciarsi alle spalle il suo ex ragazzo, Robyn pratica l’arte della playlist che è il solo antidoto che possa avere effetti concreti su di lei. Durante lo svolgimento della serie la vediamo quindi stilare una playlist a regola d’arte. Questa le permetterà di rivivere i ricordi nostalgici e i flashback del suo grande amore passato e, in un climax decrescente di melodie e nuovi bravi, arriverà a redimersi dalle pene d’amore.

Con Robyn, senza esitazione, il livello musicale supera a mani basse quello del libro o del film. La serie ha chiaramente le sue radici nel libro degli anni ’90 che le permettono un citazionismo di altissimo livello e, al tempo stesso, una scelta musicale con richiami al presente: un binomio vincente e fortissimo.

La playlist originale di Alta Fedeltà è disponibile su Spotify ed è un omaggio alla musica in ogni sua declinazione, una dimostrazione d’affetto che trova la sua massima espressione in un mix musicale che fa dialogare passato e presente.

Virginia Felloni