GO BLUE: LA CAMPAGNA UNICEF PER IL WORLD CHILDREN’S DAY

Il 20 novembre 2020 si è celebrata la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, occasione in cui UNICEF ha lanciato per il terzo anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione “Go Blue”, coinvolgendo le istituzioni di tutto il mondo e gli utenti della rete in numerose iniziative.

Il 20 novembre è una data molto importante nella storia dell’umanità poiché proprio quel giorno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha redatto la Dichiarazione dei diritti del fanciullo(1959) e la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989). In particolare, quest’ultima è considerata una delle più importanti conquiste del diritto internazionale del secolo scorso perché ha riconosciuto dal punto di vista giuridico bambini e ragazzi come persone aventi dei diritti al pari degli altri membri della società. La Convenzione, infatti, è costituita da 54 articoli – fondati sui principi di non discriminazione, superiore interesse del bambino, ascolto delle opinioni del minore e diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo – ed esplicita non solo i diritti di bambini e ragazzi, ma anche gli strumenti utili ai 196 Paesi del mondo che, come l’Italia, hanno deciso di recepirla nel proprio ordinamento giuridico attraverso leggi dedicate.

Purtroppo, nonostante i risultati positivi ottenuti nel corso degli anni, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non è ancora pienamente attuata a livello globale: decine di milioni di bambini sono vittime di violenze, guerre, carestie, malattie e sono impossibilitati a frequentare la scuola poiché costretti a lavorare. Per questo motivo, in occasione del World Children’s Day 2018, UNICEF ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Go Blue”, diffondendo un video in cui l’attrice Millie Bobby Brown (co-protagonista della serie Stranger Things), gli attori e ambasciatori UNICEF Orlando Bloom e Liam Neeson, la youtuber canadese Lilly Singh e la popstar inglese Dua Lipa con gli artisti americani del Blue Man Group collaborano con un gruppo di bambini per trasformare simbolicamente “il mondo in blu”. Una campagna attraverso cui UNICEF ha invitato anche quest’anno le istituzioni di tutto il mondo a illuminare con il colore dell’infanzia i monumenti storici delle città e gli utenti della rete a utilizzare un filtro blu sull’immagine dei propri profili social. In Italia, oltre alle suddette iniziative a cui hanno aderito circa 230 comuni, UNICEF ha promosso anche il progettoIl futuro me lo leggi in faccia”, chiedendo ai ragazzi di indossare una mascherina con scritto un messaggio di speranza per il domani e pubblicare uno scatto sui social network.

UNICEF, infatti, ha affermato che sono proprio i giovani a risentire maggiormente delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria e che è necessario, da parte di tutti i Governi del mondo, adottare delle misure concrete per colmare il digital devide, garantire l’accesso ai servizi sanitari e nutrizionali nonché ai vaccini e sostenere la salute mentale dei bambini impedendo gli abusi, la violenza di genere e l’abbandono nell’infanzia. La pandemia di Covid-19 ha messo ancora più in risalto sia le disparità sociali già esistenti, con particolare riferimento all’equità di accesso al sistema scolastico, sia il problema della crisi climatica, destinato ad aggravarsi nei prossimi anni. Pertanto, ricordiamo che UNICEF Italia ha recentemente lanciato il sondaggioThe Future We Want – Essere adolescenti ai tempi del Covid-19” con l’obiettivo di utilizzare i dati raccolti per costruire un futuro migliore: una questione che riguarda non solo i più giovani, ma anche tutti noi in prima persona. 

Loredana Eleonora Parma