L’avvento di Internet e la diffusione dei social network ha portato allo sviluppo, negli ultimi anni, di diverse patologie legate a questo universo: una di queste è l’Internet Addiction (IAD Disorder).
Cos’è l’Internet Addiction?
L’Internet Addiction è un disturbo psichico legato all’incapacità del soggetto di controllare alcuni impulsi psico-emotivi, connesso soprattutto ad un’esigenza irrefrenabile dell’individuo di mantenere un collegamento online ossessivo. Così come la maggior parte delle patologie psichiatriche, l’IAD si sviluppa in un contesto familiare, solitamente legato ad un eccessivo controllo sul soggetto da parte dei componenti della famiglia che lo espongono a stati d’animo logoranti, predisponendo le fondamenta per il radicamento della patologia.
Fuga dalla realtà o semplice divertimento?
Il fenomeno delle reti social virtuali ha diffuso, nel corso del tempo, perplessità riguardo alla capacità di questi strumenti di incrementare effettivamente la socializzazione, contrastando con il senso di solitudine che alcuni soggetti tentano di lenire interagendo all’interno dei social network. Molti, soprattutto adolescenti, mirano a sentirsi parte di una comunità, un bisogno di appartenenza per costruirsi un’identità in un mondo che difficilmente “accetta per come si è”. Per soggetti affetti da IAD o da altre patologie psichiche, il social network diviene una modalità per comunicare, andando alla ricerca di amicizia e relazioni che non riescono ad instaurare nella vita reale e dunque rifuggono da una realtà creandone una “fantoccia”, una realtà ideale che, nei fatti, non esiste rischiando così di perdersi all’interno della rete.
È necessario quindi prendere atto del fatto che l’appartenenza ad un social network soddisfi solo apparentemente un senso implicito di solitudine in quanto i rapporti virtuali siano, per loro natura, evanescenti e privi di privacy ed intimità, fattori caratterizzanti,invece, di una relazione effettiva.
Martina Allegri