Con ironia, Alessandro Patregnani, account e project manager per City News, rompe il ghiaccio durante il Career Path dello scorso 19 febbraio. Siamo una decina di ragazzi, tra studenti del corso di laura magistrale CIMO e il master in Account e Sales Management e Alessandro Patregnani inizia così:
“Inizio io, mi presento un po’, allora … Ho frequentato due anni fa il master in Account e Sales Management qui in Cattolica e da due anni sono in City News che è il gruppo editoriale di Milano Today, Roma Today, Bologna Today, ecc. sono 50 edizioni territoriali più today.it e siamo il primo gruppo digitale italiano e da circa 6 mesi siamo il più letto in Italia, abbiamo superato La Repubblica, come utenti unici siamo al primo posto. La nostra forza è quella di lavorare sul territorio, i lettori hanno un legame più vicino rispetto agli altri quotidiani. Io sono nel reparto iniziative speciali che gestisce tutti i processi di brand e content per le aziende, un mix tra vendita, agenzia di comunicazione e editoria. Il mio ruolo è quello di ricezione delle esigenze del cliente, creazione del progetto insieme al mio team e poi vendita del progetto stesso. Una volta che il progetto viene venduto passa ad un’altra parte del team. Questa è un pochino la mia figura, ora attendo le vostre domande!”
Puoi raccontarci il tuo percorso?
“Certo, io ho iniziato subito dopo il master con uno stage in City News con questo ruolo. Sono entrato in un momento favorevole perché era un periodo di rinnovo. Il mio team è composto da altre tre ragazze e dopo lo stage sono entrato con un contratto a tempo indeterminato. Man mano sono riuscito a crescere e a farmi conoscere. Prima lavoravo di più in back office, ma sono bravo a parlare e a relazionarmi con la gente quindi poi sono stato affiancato al reparto vendite. Infatti è una posizione ibrida, mi occupo della parte creativa e della parte vendite.”
Qual è stato il momento più soddisfacente della tua carriera finora?
“Allora, il momento più soddisfacente finora è stato quando insieme ad un ragazzo di Rimini della mia età e che lavorava come sales in quella zona abbiamo attivato un e-commerce che vende arredamenti, moda, cibo di alta qualità, anche in Cina adesso, che si chiama Ventis, era una start up piccolina, siamo riusciti a crescere molto e a chiudere un contratto molto buono. In quel periodo si parlava anche del rinnovo del mio contratto e questo successo mi ha aiutato. Un’altra soddisfazione invece è il fatto di essere capitato in un’azienda non ancora strutturata come una multi nazionale, dove siamo tutti giovani e molto diversi. C’è molta possibilità di esprimersi in un ambiente molto sereno e tranquillo. L’ambiente in cui sei è una delle cose più importanti.”
I componenti del tuo team che background hanno?
“Allora, ti parlo prima di me. Io ho fatto il consulente del lavoro e ho fatto 6 anni l’attore di teatro di prosa e musical a livello nazionale. Poi ho deciso di cambiare. Mi sono reindirizzato in un master e ho continuato così. Una mia collega è biologa, ma ha una passione matta per il digital e adesso è responsabile della parte di produzione digitale. Un’altra ragazza ha studiato filosofia, poi digital marketing in Bicocca e ha seguito un master a Londra sempre inerente al marketing, ora è la nostra creative strategy. Una sola ragazza ha un background un po’ più classico perché ha studiato comunicazione da sempre. La diversità è utile per completarci. Curiosità e conoscenza generale sono due aspetti davvero importanti per relazionarsi con persone diverse.”
Com’è strutturata la vostra area?
“Il team Iniziative speciali è considerato un team a parte, l’azienda ha una redazione con capo redattore e giornalisti in ogni città dove si producono continuamente contenuti. Poi c’è la rete vendita, marketing, produzione e scrittura. La visibilità media di City News sui social è molto favorevole ed è ciò che ci distingue da un’agenzia pubblicitaria. Il brand content ha due tipi di visibilità: notizie brandizzate sul sito come pubblicazione editoriale, e non pop up quindi questo è un punto molto forte e poi Facebook su cui per ogni contenuto su Milano, per esempio, abbiamo 600 mila fan. Con i nostri contenuti garantiamo 300 mila visualizzazioni alle aziende che ci chiedono questo tipo di servizio. Lavoriamo anche con micro influencer facendo campagne di co-marketing con un’agenzia di Roma per una doppia sponsorizzazione.”
Il tuo ruolo richiede anche la ricerca di nuovi clienti?
“Io come posizione non faccio new business quindi non cerco nuovi clienti, però i progetti che sviluppo riguardano sia nuovi che vecchi clienti. Mentre se ti occupi esclusivamente di Sales sì, il tuo obiettivo è quello di incrementare il portfolio di clienti sulla base di uno storico.”
Quali sono le soft skills necessarie per ricoprire il tuo ruolo?
“Bisogna sapere cambiare, non essere rigido, plastico. Bisogna sempre trovare una soluzione, aggrappandosi ad uno spiraglio. È importante l’ascolto, non solo per la vendita, ma in qualsiasi relazione. Bisogna ascoltare e aspettare il momento giusto. Se tu ascolti il cliente, capisci quello che vuole e riesci a fare una proposta giusta. Non bisogna avere la presunzione di essere troppo sicuri di se stessi. Quindi ascoltare e fare domande sono due aspetti fondamentali.”
Che consiglio senti di dare a chi ambisce a ricoprire questo ruolo?
“Noi cerchiamo una cultura trasversale un po’ orientata al marketing, alla comunicazione e al digital, ma soprattutto trasversale e non rigida. Una persona pensante che possa dare il suo contributo, curiosa, che voglia capire il funzionamento. Devi essere molto proattivo e sveglio, poi piano piano si impara sul posto.”
In base a quello che hai studiato in università, pensi di avere stravolto le tue aspettative?
“Io penso solo che quello che ho studiato mi ha portato dove sono, poi c’è sempre qualcosa di meglio o qualcosa di peggio, non c’è la perfezione. Grazie al master non ho svoltato la mia vita, ma sto facendo un lavoro interessante che mi piace e penso di essere sulla strada giusta, se non avessi fatto il master io non sarei qui. La differenza la facciamo noi fuori, occupando un’ora al giorno a informarci e imparare. Solo che spesso siamo pigri. Poi non preoccupatevi di non avere le idee chiare, se fate uno stage e scoprite che non vi piace, non è tempo perso, serve per indirizzarvi sulla vostra strada. Quindi buttatevi!”
Riguardo al cambiamento, come guardano le aziende il passaggio tra ambiti differenti?
“Secondo me, dipende tanto dalle risorse umane. Il mio curriculum è molto variegato, diciamo così! Alcune persone magari vecchio stampo non vedono un plus di flessibilità. Questi lavori si imparano molto sul campo, le conoscenze di base servono ovviamente, ma ti fai le ossa lavorando. Poi più vai avanti con gli anni e l’esperienza più vuoi rimanere radicato perché dopo tanto tempo ti sei fatto conoscenze che non vuoi perdere. Specializzarsi in qualcosa è sempre un più che ti potrà sempre servire.”
Come pensi possa evolversi questa professione nel futuro?
“Non saprei, tutto cambia, si collega al discorso di prima di essere flessibile e stare al passo con ciò che ci circonda. Essere curiosi e fare domande. Capire cosa ci viene facile e naturale fare, è questa la via da coltivare.”
A nome di tutti gli studenti presenti, ringrazio Alessandro Patregnani per la disponibilità e per i preziosi consigli. È stato un incontro arricchente e stimolante!
Marta Laneri